La location è la suggestiva chiesa di Santa Maria de Armenis, un piccolo gioiello architettonico incastonato nel Sasso Caveoso a pochi metri dal passeggio materano della centralissima via Ridola. Tra le imponenti navate due mostre che si intrecciano negli occhi del visitatore ma tematicamente opposte. “L’ANTICA SPEZIERIA” con esposizione di maioliche e la mostra in 3D “OGGETTI PERSONALI di GIOVANNI PAOLO II” dedicata alla storia del sommo Pontefice a dieci anni dalla sua scomparsa.
La mostra, aperta fino al 31 Maggio, nata dalla sinergia tra la “PRO-LOCO SASSI di MATERA”, ASRS-MAIOLICA” di Laterza e le coop “IL VICINATO DEL TURISTA” e “ACSIDDHARTA” mira principalmente alla valorizzazione e promozione dell’identità culturale-turistica del territorio di Matera e Laterza. Due città vicinissime tra loro, non solo geograficamente ma anche per cultura e tradizione. Non va dimenticato che Laterza confina con il territorio di Matera, anzi ne faceva parte integrante, come uno dei tanti casali di Matera, su cui dominava il normanno conte Goffredo e poi il conte Alessandro, che assieme alla moglie Matilde, fondò a Laterza nel 1112 l’abbazia di S.Maria La Grande.
Esempio tangibile di tale comunanza, le maioliche laertine scoperte in terra materana di cui è possibile ammirare in mostra alcuni rari esemplari. L’esposizione è un viaggio storico dal sec. XVI al presente, ripercorrendo le importanti tappe culturali della tradizione artistica.
L’ASRS-MAIOLICA di Laterza si interessa delle Maioliche antiche tra XVII° e XVIII° sec. ritrovate a Matera in vari siti, nello specifico, chiese e conventi.
Le maioliche presenti a Matera risulterebbero, probabilmente, di produzione locale anche se una risposta certa sarà possibile solo alla fine dell’indagine spettrografica del dipartimento Geomineralogico dell’Universita’ di Bari condotta dal prof.Eugenio Scandale e la sua equipe.
Nella chiesa di San Rocco a Matera, annessa a un convento dei Francescani Riformati fondato nel 1604 e compiuto nel 1632, insiste nella sagrestia un’ opera di decorazione ceramica di rilevante interesse storico-artistico, un Lavabo Maiolicato datato 1633.
Il lavabo e’ un’ opera di straordinario interesse, per le caratteristiche formali e decorative e soprattutto l’esistenza nel terzo decennio del seicento di una tradizione maiolicara diversa dalla cultura compendiaria vigente in quel periodo nel viceregno spagnolo.
Un particolare che farebbe ipotizzare la fabbricazione della decorazione ceramica nelle fornaci locali (convento dei francescani riformati) anche perchè nel Museo Ridola di Matera sono presenti due piattelli di epoca successiva (primo quarto del settecento) firmati da –Fra Ludovico De Matteis conventuale di S.Francesco di Matera-, attivo nello stesso convento francescano e ceramista di cultura laertina seguace del maestro Vito Perrone.
L’esposizione di Santa Maria de Armenis permetterà di ammirare oggetti che, senza ombra di dubbio, possono essere annoverati come capolavori assoluti della ceramica.
Ma tra le navate è possibile anche farsi avvolgere dalla santità di Giovanni Paolo II. In mostra, infatti, 25 pannelli in 3D del Santo Padre nei passaggi salienti della sua vita di uomo e del suo Pontificato: l’incontro con Madre Teresa di Calcutta, il perdono al suo attentatore Ali Agca, il raccoglimento in preghiera davanti al muro del pianto o gli incontri più semplici ma commoventi con giovani e bambini. Ma anche oggetti personali come l’ abito talare con stola indossato durante la Santa Messa del pellegrinaggio in Polonia 1987, il calice con sigillo papale, il rosario di preghiera del 2004, il rosario in legno del 1993, le ampolle utilizzate per la santa messa nel 1980 e tanto altro. La mostra, con ingresso gratuito, è aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle ore 17,30 alle ore 20,00 ed è sostenuta dal patrocinio del Comune di Matera Capitale Europea della cultura 2019, dal Comune di Laterza, dalla Regione Puglia Assessorato Mediterraneo, Cultura e Turismo e dalla Regione Basilicata.