Armando Lostaglio
Maratea. Italia-India via Maratea: decolla il progetto NAMASTE INDIA, dopo mesi di accordi che il World Trade Center Basilicata (WTC) ha instaurato con le maggiori case di Produzioni indiane, al fine di realizzare opere cinematografiche in Italia, ed in particolare a Maratea e in Basilicata. Il progetto NAMASTE INDIA vede coinvolte l’Associazione cinematografica televisiva di Bollywood e nasce sotto l’egida del Ministero dei Beni ed Attività Culturali (MIBACT) e Regione Basilicata, che a sua volta coinvolge la Lucana Film Commission.
Ospiti a Maratea dall’India sono Kulmeet Makkar C E O dell’Associazione Bollywood e Deepesh Shah proprietario della Yellow Inc. società indiana leader nel marketing cinematografico. Ad accoglierli in Italia sono le ideatrici del progetto: Rina Cosentino Presidente del WTC Basilicata e l’imprenditrice Lisa D’Andrea, entrambe lucane.
Incontriamo gli ospiti indiani nell’accogliente cornice del Grand Hotel Pianeta Maratea, la cui proprietaria Barbara Cannas è fra i protagonisti della iniziativa e lungimirante sostenitrice vocata alla crescita del territorio.
“L’Italia non è per nulla sconosciuta al mondo cinematografico indiano – sostiene Kulmeet Makkar – ma la vera scoperta è stata la Basilicata e Maratea in particolare, autentico set cinematografico, ricco di natura e persone motivate. Per i produttori di Bollywood – continua – questo rappresenta un territorio vergine verso il quale plasmare diverse iniziative nel campo cinematografico e televisivo. Un paesaggio straordinario ricco di acque cristalline e montagne rocciose che affogano nel mare. Dal Pianeta Maratea in particolare si domina uno spettacolo di eccellente impatto emotivo.”
Ma qual è stata anche l’impressione scaturita dalla conoscenza con imprenditori lucani e le istituzioni preposte?
“L’impressione positiva – conferma Deepesh Saha – è stata superiore a quanto ci aspettassimo, ed è evidente che il governo italiano sia propenso a creare le migliori condizioni finalizzate ad accrescere le potenzialità in questo settore strategico di cultura produttiva. In questa fase restiamo in attesa degli sviluppi istituzionali per quel che riguarda la parte puramente burocratica, che possa facilitare al meglio i nostri interventi in Basilicata.”