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Inefficacia Governativa


Curioso Paese il nostro. Pieno di contraddizioni ma con un talento speciale per i piaceri dell’esistenza. Si preferisce, come dire, morire di fame ma indossare un bel vestito. Questa è l’Italia di oggi che, non ha saputo o potuto rispondere ad una serie di interrogativi della quotidianità, quali per citare solo alcuni “perchè non diamo speranza ai nostri giovani per garantire il diritto al lavoro”?

Ernesto Calluori

Perchè la gente teme per la propria sicurezza”? E’ proprio la crisi delle Istituzioni la causa principale dello sfascio incontrollato del Condominio Italia. Crisi di coscienze, di obiettivi, di aspettative che coinvolge il nostro Paese. Tutto si scontra con le apparenze. Il ventennio attuale non ha avuto un effetto taumaturgico sul funzionamento dello Stato e, in particolare sull’efficienza dei servizi che esso offre. Gli eccessivi rincari cui siamo sottoposti, penalizzano il potere d’acquisto dei lavoratori. Essi sono iniqui e ingiustificati per il blocco degli investimenti da provocare una crescita zero e una ricaduta negativa in termini di servizi offerti al cittadino. Le famiglie sono rimaste nel tunnel anche perché gli incentivi predisposti in loro favore nelle varie Finanziarie servivano a pagare solo in parte i debiti che, per queste ragioni si sono accumulati nel corso degli anni. Le Finanziarie varate dai governi – qualcuna battezzata con lo slogan “non toglie ma dà” si sono rivelate non sempre solidali con i pensionati al minimo, i disoccupati, gli emarginati, favorendo, invece, i poteri forti trattandosi di finanziarie di tipo elettorale-clientelare. Tali disuguaglianze hanno creato una forbice incompatibile con una società civile. Quadrare il cerchio fra crescita economica, società civile e libertà politica è certamente un compito universale, ma sarebbe sconsiderato pensare che tutti perseguano questo obiettivo, o anche solo cerchino di perseguirlo, in questi termini.

Palazzo Reale -Napoli

Questo quadro a tinte fosche, naturalmente è ben lungi dall’esaurire tutta la questione. Mentre ci interroghiamo sui rischi non dobbiamo dimenticarci di pensare alle soluzioni e la domanda che ci poniamo è la seguente : cosa aspettarci dal governo giallo-rosso da poco insediato, rispetto a quello trascorso giallo-verde ? Auspichiamo, questa volta, che dal chiacchiericcio agostano non si passi alla paralisi autunnale per i personalismi che si profilano all’orizzonte, ma si proceda a una manovra equa, evitare l’aumento dell’IVA, implementare misure a sostegno del salario minimo, lavoro e infrastrutture.