La periferia diventi Città

Il declino di Roma è evidente a tutti i cittadini. L’incapacità amministrativa della Giunta Raggi è palese che poi si infrange negli scogli della burocrazia e nella inconsistenza di una macchina amministrativa inefficiente. Il blocco nell’urbanistica ha determinato una forte contrazione in termini economici che si è tradotto in carenza strutturale nella dotazione dei servizi al passo con i tempi.

Ernesto Calluori

Questa tematica si definisce come una opportunità per un ulteriore approfondimento e, su di essa proporre un contributo in una prospettiva per le varie associazioni di quartiere. C’è l’esigenza di sollecitare sempre di più e di praticare gli elementi di democrazia dal basso con l’apporto che viene dalla base nonchè dalle forze produttive e imprenditoriali. In una parola, tradurre in positivo i conflitti che emergono dai processi di trasformazione urbana e quindi impegnare le Istituzioni. Fare emergere la necessità di indirizzare la pianificazione urbanistica essenzialmente al recupero dell’esistente e alla riqualificazione del tessuto urbano periferico sempre invocato, e giammai impostato in maniera funzionale e polivalente. Tutto questo non nasce da appuntamenti rivoluzionari, da scadenze d’orologio ma dall’avvio di un nuovo processo di gestione urbana attraverso lo strumento della programmazione e della partecipazione attiva delle Associazioni.

Roma Piazza del Campidoglio

Esistono i dati del contingente, del quotidiano in cui Roma Capitale mostra due realtà diverse e contrapposte: la città compatta e consolidata comprendente il centro storico e per contro le periferie legali e abusive. Nella prima coesistono e si integrano tutte le attività che vanno dal lavoro alla residenza, al tempo libero. La periferia non ha la sua riconoscibilità perchè manca un disegno e si riduce ad una pianificazione casuale con insediamenti slegati e monofunzionali. Intanto, la periferia rimane al centro di dibattiti sul degrado, emarginazione e il confronto porta, inevitabilmente, alla confusione del concetto di centralità con il principio della efficienza. L’antica antitesi tra centro e periferia che identifica quest’ultima in tutto ciò che è marginale rispetto alla città, non è più sostenibile. Da un lato perché l’abitante della periferia non è più emarginato, dall’altro perché la periferia che prima rappresentava una piccola parte della città, oggi rappresenta la maggior parte del sistema insediativo. L’unità di quartiere è la componente base della città attraverso la quale pianificare servizi e strutture. Da qui, si auspica, possa nascere una nuova ipotesi di articolazione della città, dove ogni area abbia la possibilità di essere simile alle altre in quanto a modelli di vita e processi di socializzazione. Trasformare le periferie in città per rendere Roma più moderna e vivibile costituisce l’idea primaria su cui costruire una forte mobilitazione delle forze territoriali, sociali ed economiche capace di stimolare il Comune e la Regione a favore della riqualificazione del recupero urbano da ricucire e ricompattare la città per fare in modo che la periferia diventi città.

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