La tradizione della banda musicale a Francavilla

E’ noto che la città di Francavilla in Sinni vanti una gloriosa tradizione bandistica, ma non tutti sanno che le radici di tale nobile tradizione risalirebbero sin all’Ottocento, quando alcuni nostri concittadini, animati dal desiderio di associarsi nel nome della musica, iniziarono a prendere confidenza con i primi spartiti, gli strumenti a fiato e le percussioni e tentarono di riprodurre le opere che diffondeva la campana del grammofono. La tecnica dei musicisti e della orchestrazione fu gradualmente perfezionata sino ad arrivare, negli anni Trenta del secolo scorso, alla formazione diretta dal Maestro Pietro Ferrara, 1916.1923nativo di Francavilla, che si era diplomato al prestigioso Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli. Negli anni Quaranta fu la volta del Maestro Pantaleo De Giorgi e, negli anni Cinquanta, ancor vivo nel ricordo di molti concittadini, fu il Maestro Salvatore Pisani a dirigere una nuova compagine di musicisti che si andò vieppiù affiatando. La banda musicale ebbe anche una valenza economica in quegli anni difficili e rimane, ancora oggi, un’occasione di socializzazione di indiscutibile valore educativo. Essa poteva contare su un uditorio più vasto di quello costituito dai soli concittadini, ricevendo numerosi ingaggi dai paesi vicini, in occasione di feste religiose. Ma l’armonia e la serenità non erano destinate a durare a lungo. Le incantevoli melodie e gli abili contrappunti, che saturavano l’aria della cittadina quando la banda sfilava attraverso le sue strade, si interruppero tragicamente la notte del 17 Luglio 1957 quando il camion che avrebbe dovuto riportare a casa i musicisti ed il loro Maestro dopo una brillante esibizione a Terranova di Pollino, rovinò nella curva del Fiego tra Senise e Chiaromonte. Nel terribile incidente il Maestro Pisani perse la vita mentre altri musicisti riportarono ferite gravi. 1930Un capriccio del destino ci aveva privato in un istante della banda musicale, conquistata a fatica e vero fiore all’occhiello della nostra cittadina, e sembrava avere spazzato via anni di dedizione ed impegno. L’esempio del Maestro Salvatore Pisani, tuttavia, non fu vano e la banda musicale ha continuato ad esercitare la sua rilevante funzione educativa sul popolo francavillese grazie alla dedizione dei figli del Maestro. Con notevole spirito di sacrificio, Pasquale e Gianbattista Pisani hanno lavorato per anni alla causa della banda, educando le nuove generazioni ad una sensibilità che li ha portati poi, in alcuni casi, a perfezionare l’educazione musicale di base in diversi Conservatori. Oggi la nostra città vanta molti talenti delle sette note, tra i quali spiccano i nomi dei Maestri Santino Fortunato, Vincenzo Accattato, Natalina Ciminelli, Liberale, Viceconte, Ferraiuolo ed altri ve ne sono ancora, tutti fieri esponenti della migliore sensibilità musicale francavillese, che molto deve alla banda musicale. Negli anni il repertorio è andato arricchendosi sino a giungere alla vastità che oggi lo connota e del quale tutti possiamo godere un saggio in occasione dei solenni concerti tenuti nella Chiesa Madre concerto 2013 durante le festività natalizie. Dalle celebri arie della tradizione operistica italiana alle belle colonne sonore ai più commoventi pezzi di musica sacra, tutti i brani sono eseguiti con precisione e passione per deliziare il folto pubblico che gremisce i banchi della Chiesa. Ogni concerto non può, poi, non concludersi che con l’esecuzione dell’Inno dedicato alla Vergine, per il quale tutti i musicisti si alzano per intonarlo con autentica devozione. L’attuale compagine bandistica, diretta dal M° Pasquale Pisani e che porta il nome del padre, tiene in vita questa importante tradizione locale che ha contribuito, nel tempo, a dare lustro alla nostra ridente cittadina.
Vada dalle colonne di questo meritorio giornale on line l’augurio che quanti si avvicineranno alla musica, per tener desta questa bella tradizione, possano disegnare, in modo armonico, una parte del mosaico della vita che ci attende”.

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2012

4 riguardo a “La tradizione della banda musicale a Francavilla

  1. L’articolo di Giovanni FORTUNATO che ho molto condiviso e mi congratulo, narra della “tradizione della banda a Francavilla ” in maniera molto efficace con un percorso storico che evoca personaggi e luoghi, da ricavarne una memoria, rispetto alla quale non mi sottraggo. La narrazione, infatti, serve a guardare il passato e a raccontare il presente che costituisce un elemento indispensabile per dare un senso alla vita per ottenere un riscontro con i fatti avvenuti. Giovanni Fortunato, evoca un periodo in cui da adolescente ero entusiasta di assistere la banda del paese, diretta dal Maestro Salvatore Pisani allorché precedeva la festa della Madonna del Carmine , quella del mese di Agosto oppure quando dava concerti nei giorni festivi, ovvero, quali ambasciatori della cultura musicale nei paesi vicini. Il Maestro Pisani puntava sulla qualità delle esecuzioni impeccabili. Ebbene, quell’anno del 1957 avevo 19 anni. Camminavo in Via del Corso a Salerno con alcuni miei amici, quando mi soffermai a leggere su un giornale che riportava a tutta pagina il grave incidente del camion di ritorno da Terranova del Pollino. in cui persero la vita il Maestro e un mio parente Matteo Cosentino. Ricordo ancora lo sgomento che provai per il tragico destino. Questo “amarcord” di certo non lieto, si compensa nel fatto che ricordo i volti di Pasquale, Gianbattista, Carmelina, Pierino e l’altra sorella di cui non rammento il nome. La tradizione continua nel solco tracciato e rispettosa delle trascorse radici.
    Ernesto Calluori – Roma

  2. Ho letto l’interessante articolo del caro amico d’infanzia Giovanni Fortunato, che ricordo con immutato affetto, e lo pregherei, qualora gli fosse possibile, di inviarmi tramite e-mail copia della foto della banda musicale di Francavilla col maestro Pantaleo De Giorgi (non Di Giorgio), che era mio nonno materno. Giovanni Gazzaneo – Padova. g_gazzaneo@virgilio.it

  3. Che bello vedere la foto della banda musicale del ’60, in cui accovacciato vicino il maestro Pisani c’è mio padre, Giuseppe Amorosi, all’epoca primo tamburrino della banda. Una grande emozione ed un ricordo indelebile per chi ha conosciuto mio padre. Grazie. Rocco Amorosi dalla Sicilia.

  4. Oggi ho ricevuto l’invito del caro amico Gino Costanza a leggere su questo sito le sue poesie e qui colgo l’occasione per congratularmi con lui. Poi spulciando fra i vari articoli ho sentito una forte emozione quando ho visto le immagini del palco degli anni Sessanta dove si esibiva la banda, con l’esposizione del cartello “AIDA”. In quel momento un tuffo nel passato e ho rivisto persone care, ho risentito il suono coinvolgente delle trombe, il gusto delle noccioline (i nucell…) l’aria sana della festa e credetemi un vago fremito ancora non mi lascia. Certo, anche perché anch’io ho vivo il ricordo di quel triste 17 luglio 1957. Allora mio padre (Luigi Febbraio) avendo una Seicento Multipla con sedili reclinabili, fu coinvolto nel trasporto dei feriti. Grazie a tutti voi cari amici che curate questo giornale, da questa sera spero di saper trovare più tempo per leggere le vostre interessanti pubblicazioni , anche perché così mi sentirò sempre presente nel mio Paese e vicino a voi. Un carissimo saluto a tutti voi cari redattori. Ciao a presto Flora Febbraio.

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