Gianluca Pizzolla
POLICORO. Si tratterebbe di una fusione (quindi un unico consiglio comunale) e non della semplice unione di più comuni, in questo caso Policoro e Scanzano sebbene sia stato strizzato l’occhio verso il coinvolgimento di Montalbano. Ieri nel corso della conferenza stampa nel castello di Policoro il comitato promotore formato da Antonio Di Sanza, Mario Altieri, Mary Padula, Felice Latronico, Antonio Gallitelli, Otello Marsano, Nicola Lopatriello, ha esposto l’idea argomentando sui benefici che potrebbero trarre le comunità senza tralasciare l’approfondimento su quello che dovrebbe essere il procedimento amministrativo da osservare, iter che presenta delle difficoltà. Felice Latronico infatti ha spiegato che attualmente la legge regionale del 93 che contempla la fattispecie stabilisce un vincolo che si concretizza nella condizione che almeno uno dei due comuni abbia popolazione inferiore a 5000 abitanti, per tanto sarà necessario un intervento legislativo regionale che riformi la legge nel senso di aumentare il dato visto che i comuni coinvolti hanno un numero di abitanti superiore. Antonio Di Sanza ha poi aggiunto che l’iter si articolerebbe in più referendum, prima quelli indetti a maggioranza assoluta da ciascun comune poi quello generale.
Mario Altieri ha messo in luce quelli che potrebbero essere i vantaggi economici per le due municipalità che acquisterebbero maggior forza contrattuale, quindi peso rispetto alle decisioni strategiche che potrebbero avere dei riflessi economici positivi.
Nicola Lopatriello ha fatto presente come in caso di fusione aumenterebbero le risorse erariali destinate all’unico centro e si allenterebbero significativamente anche i vincoli imposti dal patto di stabilità per i primi tre anni.
Antonio Di Sanza ha poi auspicato il forte coinvolgimento dei giovani precisando come sono già attivi comitati: “Non solo una fusione che abbia dei risvolti economici positivi ma che metta insieme le persone: una fusione di umanità”.
Alla domanda sul coinvolgimento degli attuali sindaci di Policoro e Scanzano hanno risposto Antonio Di Sanza e Mario Altieri.
“Il sindaco Rocco Leone ha manifestato interesse, mi è sembrato ricettivo”, ha raccontato Antonio Di Sanza.
“L’attuale sindaco di Scanzano, Salvatore Iacobellis, è più propenso a creare un’unione di servizi fra i due comuni”, ha detto Altieri. Che ha aggiunto: “Confidiamo in ogni caso in un coinvolgimento trasversale della politica, senza preclusione e che abbia come finalità il benessere economico, politico, sociale e culturale delle comunità coinvolte”.
All’iniziativa sono intervenuti fra gli altri Leonardo Giordano, già sindaco di Montalbano e sostenitore dell’idea di riunire i tre comuni ricomponendo di fatto l’unica municipalità com’era alcuni decenni fa (Montalbano, Scanzano e Policoro in un unico comune), che si è detto favorevole e ha incassato anche la disponibilità del comitato promotore a valutare la possibilità di inserire Montalbano che diventerebbe il centro storico della fusione.
Ottavio Frammartino (portavoce di Policoro è Tua), nel dirsi favorevole all’iniziativa, ha invitato il comitato promotore a intensificare la campagna di comunicazione affinché siano spiegati in maniera puntuale quelli che sono gli argomenti più solidi dell’iniziativa affinché maturino un sentimento consapevole e informato della portata della stessa. E’ stata inoltre presentata nel corso della conferenza una prima bozza di quello che potrebbe essere il segno distintivo grafico della fusione