Mario Di Nubila - già Senatore della Repubblica -
Matera,”Capitale Europea della Cultura 2019” rende merito ad impegno tenace svolto in questi anni da amministratori e cittadini. L’entusiasmo generale, di cui avvertiamo intensa condivisione, di tutti i lucani, e non solo, e degli amici materani, in particolare, è la giusta risposta al lavoro di preparazione, svolto negli anni decorsi in funzione di questo ambizioso traguardo, meritoriamente raggiunto.
Dall’arcaica Matera dei “Sassi”, retaggio di “vergogna nazionale”a Matera richiamo di “cultura”, che ha espresso evidenti segni di capacità di approccio con iniziative preparatorie e di conseguimento di risultati, pregnanti di cultura, lievito di progressi e di evoluzione civile. Un segno, che è stato evidenziato nelle motivazioni della Commissione, che ha “chiamato” Matera a questo così elevato livello va sottolineato oltremodo: il coinvolgimento di popolo, nel segno di unità corale, sociale e politica di intenti e di azioni, a cui l’ulteriore percorso di iniziative e fatti programmati può dare importanti apporti.
Matera aveva quali concorrenti città di grande prestigio quali Siena, Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, ma ha fatto merito per la “nostra” la larga partecipazione e coinvolgimento dei cittadini. Sotto l’aspetto politico l’attribuzione a Matera di attestato di tanta importanza è il segno, rilevante, anche, di fiducia e di attenzione concreta dell’Europa verso il Mezzogiorno d’Italia, visto nelle sue peculiarità positive e nelle sua capacità di sussulti di orgoglio verso fati di crescita culturale, sociale, economica e, mi auguro, politica, sotto il profilo della capacità virtuosa di programmare ed utilizzare le sue risorse e quelle che l’Europa rende disponibili.