Intervista ad Albano Carrisi

al-bano-7-700x525La sua voce è un potente strumento capace di far vibrare le corde dell’anima. E si chiama proprio “Albano La Voce dell’Anima” il concerto che  Albano Carrisi con l’Orchestra ICO della Magna Grecia ha proposto a Taranto e a Matera. Un progetto che vede sul palco anche  due ospiti speciali: Yari Carrisi figlio maggiore del cantante e Pino Aprile, giornalista e scrittore originario della provincia di Bari, autore di un libro sulle bellezze e sulla storia del Sud Italia. Prima dello spettacolo di Matera, affacciati alla balconata “Guerricchio” con lo splendido scenario dei  Sassi il cantante pugliese si concede per una gradevole intervista:

 

Maestro qual’ è la vera voce dell’anima?

Quella che non urla, che pensa, che emoziona, che invade gli altri animi in punta di piedi.

Matera Capitale Europea della Cultura. Cosa ne pensa?

Da oggi è per davvero il centro del Mediterraneo e rappresenta il riscatto del Sud. Un esempio per tutto quel Sud un po’ rassegnato. Fare questa intervista con il panorama mozzafiato dei Sassi di Matera alle mie spalle mi da la conferma che questa città ha la “materia prima”. Adesso bisogna saperla lavorare bene.

Pino Aprile
Pino Aprile

Come nasce il progetto di un concerto con suo figlio e Pino Aprile?

Nasce dalla voglia di stare insieme, di comunicare, e dall’emozione di cantare con una orchestra sinfonica alle spalle. L’orchestra Magna Grecia, una grande Orchestra.

Con l’Orchestra Magna Grecia non è la prima volta che canta.

La prima volta che abbiamo fatto questa esperienza è stato nel mese di Aprile nella cattedrale di Taranto . Mi è piaciuto molto e quando mi hanno riproposto due serate ho accettato subito, naturalmente con l’ambizione di migliorare ancora nei due eventi.

Progetti per il futuro?

Ne ho tanti ma per scaramanzia non ne parlo ancora. Ho intenzione, però di andare  molto in giro per il mondo.

A proposito di viaggi, lei che è sempre in giro per il mondo, quale messaggio pensa bisognerebbe portare in giro dell’Italia. Cosa non siamo riusciti a far capire del nostro Paese?

A mio avviso si capisce subito che questo Paese ha una storia incredibile alle spalle, una gran bella storia che pochi paesi al mondo possono vantare ma bisogna creare anche qualcosa di nuovo per far vedere nei fatti  quello che siamo capaci oggi, di fare. Spesso della nostra Nazione all’estero arrivano dei messaggi contrastanti. Le bellezze architettoniche, le città d’arte e poi il malaffare, le truffe, gli imbrogli nazionali. E i messaggi negativi in genere battono subito le notizie positive. Va fatta un po’ di pulizia in tal senso.

Nell’aria c’è già profumo di Sanremo. Cosa si aspetta da questa edizione?

A Sanremo quasi sicuramente ci andrò da ospite, ed insieme a Romina, anche se sinceramente mi sarebbe piaciuto andare da artista in gara. Purtroppo non ho avuto il tempo necessario, almeno tre mesi, per pensare ad una canzone da proporre.

Yari Carrisi
Yari Carrisi

Un consiglio ai giovani che vorrebbero intraprendere il mestiere di cantante?

Io non so dare consigli. Mi sembra molto arrogante da parte mia. Perché ognuno se ha delle idee si sa amministrare da solo. Capisce da solo quale strada deve percorrere.

Ma lei è un Maestro e i suoi consigli non possono essere arroganti ma preziosi.

Maestro? No io sono un alunno e neanche tanto bravo. Sempre con la voglia di imparare, di seguire e di inseguire la perfezione; di cimentarmi in nuovi progetti, di sperimentare nuove cose.

Ed è questo allora il segreto del successo di Albano Carrisi?

Sicuramente. Sono il peggior critico di me stesso. Ho sempre questa voglia di migliorare. Sempre con un sangue dentro che come un vulcano, bolle e ribolle.

Pino Mango, Pino Daniele due grandi voci del Sud che ci hanno lasciato e oggi siamo un po’ più poveri.

Indubbiamente si. Conoscevo entrambi e li stimavo molto. Due voci e due sound molto particolari. Per fortuna sono angeli di musica che a mio avviso si spostano da stella a stella e la loro musica è come una cometa a cui noi faremo sempre riferimento. Insomma loro, grazie alla loro musica, non ci lasceranno mai.

 

Fonte: http://giornalemio.it/cultura/intervista-ad-albano-carrisi/ 

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