Filippo Di Giacomo
Una donna
(mia madre)
Mamma,
m’hai straziato il cuore
nelle lunghe notti
di veglia, senza pace,
al tuo capezzale.
T’ho vista lottare,
io inerte,
contro la dama nera
l’ímpari sfida
che già sapevi persa.
Eppur non ti sei arresa
finchè il filo
dell’ultimo respiro
s’è spezzato
e l’anima tua bella
ha varcato
la soglia del tempo
limpida e leggera
ed è volata in cielo.
Non è l’ultima sfida,
quella della morte,
che si vince, no:
sono le ben più dure
battaglie della vita
quelle da superare,
e tu…
ne hai vinte tante
col tuo coraggio.
Ora mi conforta il pensiero
che non sei morta davvero:
il tuo spirito sopravvive
in ogni donna
che ogni giorno lotta
per la sua dignità
nelle grandi metropoli
e nelle sperdute contrade
del Mondo.
Filippo digiacomo©maggio2015
Una donna quasi centenaria, ma moderna, sempre al passo e opportuna con saggezza; coraggiosa nelle sfide e nell’intraprendenza, fantasiosa, sempre col sorriso, mai un lamento per piangersi addosso: mia zia, zia Antonietta, ci ha lasciato.Che vuoto, cara zia! Con te si è spezzato quell’anello che mi legava alla mia infanzia, alla mia giovinezza e oltre, ma soprattutto a una persona importante con la quale forte era il legame che ci univa, ma la comprensione era dolce solo se non parlavamo:tuo fratello, mio padre. Ora se piango la tua scomparsa è anche per questo non poter più sentire questo afflato.Addio zia, veglia su di noi.
Flora, ne hai fatto un affettuoso ed esauriente ritratto. Cosa dirti? Grazie è troppo poco. Ci vediamo a Francavilla.
Un abbraccio.
Filippo
Un abbraccio affettuoso. Nicola Vitola
Grazie Nicola del tuo affetto. In questo frangente il mio pensiero va con animo grato anche ai tuoi cari estinti: alla stimata signora Vittoria e al mio amato e indimenticato maestro, don Carlo.
Ricambio l’abbraccio affettuoso.
Filippo Di Giacomo
Con commozione, leggendo i tuoi bellissimi versi, ti rinnovo le più sincere condoglianze per la perdita della tua cara mamma. Giovanni Gazzaneo.
La vicinanza degli amici, in questo momento, allevia in parte il mio dolore. Grazie, Giovanni.
Con affetto. Filippo