Mario Di Nubila

Si è spento a Teana, all’età di 88 anni Carmine Lecce. Insegnante per 42 anni nella locale Scuola Elementare, sindaco di quel Comune per 13 anni ed, ancora, componente autorevole del Consiglio Comunale per altri periodi e del Consiglio della C.M. “Medio Sinni-Pollino –Raparo”, che ho avuto l’onore di presiedere per alcuni anni. La sua figura, la sua azione amministrativa, i suoi contributi di proposte e la sua presenza nella comunità civile lasciano segni di grande rimpianto ed un ricordo intenso fra la comunità teanese e la zona del senisese. La sua idea di “servizio” era la motivazione costante, che animava il suo impegno, primario, di amministratore pubblico, con il quale si integrava azione costante di assistenza sociale con disponibilità senza limiti a favore, soprattutto, dei più bisognosi. Tutto era espressione coerente della sua cultura cattolico-democratica e nel rigore morale e politico, che lo caratterizzava. Coerente, sempre, nei suoi comportamenti politici, che lo rendevano esempio di riferimento per gli incerti, espressione di rigore consapevole, ma anche sempre realisticamente attento ai problemi della quotidianità. Negli inevitabili, e legittimi, contrasti politici e di amministrazione con i suoi avversari, esprimeva, sempre, il suo stile di civile e democratico confronto, mai in modo acrimonioso, mai con astiosità. La sua azione di educatore gli meritò la benemerenza della medaglia d’oro “al merito educativo”. Del suo rigore istituzionale, politico ed etico merita di essere ricordato un “caso” da ritenere “unico”: dopo il tragico terremoto del 1980 il Sindaco Lecce fu l’unico amministratore lucano a dichiarare che il suo comune non aveva subito danni, e nel momento in cui, legittimamente, o poco legittimamente, avveniva “l’assalto alla diligenza” di fondi pubblici con denunzia di danni effettivi o “presunti”.

Don Carmine, come affettuosamente lo chiamavano i suoi concittadini, resistette a tutte le verosimili pressioni, nel rigore della sua coerenza. Chi scrive sottolineò con convinto vigore tale coerenza del Sindaco Lecce, esempio di correttezza istituzionale ed etica, in sede di Consiglio Regionale e la sensibilità di quella Assemblea e della Giunta Regionale sottolineò quell’atto, unico ed ammirevole, facendosi carico, con proprie risorse, di alcuni problemi annosi, ed un po’ trascurati, della comunità teanese, reiteratamente rappresentati dal Sindaco Lecce. Ed a Teana furono destinate risorse, che valsero a risolvere, intanto, fra gli altri problemi, ed in modo efficace e definitivo, la grave precarietà di approvvigionamento idrico di quel centro abitato ed il collegamento del centro abitato con la fondo valle del Serrapotamo, in fase di realizzazione.
Ricordare Carmine Lecce significa ricordare non solo un amministratore capace, onesto, rigoroso ed il senso di “missione”, che egli poneva alla base del suo “servire” gli altri, ma anche un amico generoso, leale, capace di esprimere sentimenti di intensa amicizia e di dedizione alle cause della politica, quando questo sentimento era un valore. Nel ricordo, gratissimo seppur triste, di un amico caro, che non c’è più, rinnoviamo sentimenti di affettuosa vicinanza ai familiari.