Antonio Fortunato
Il 2 giugno 1946 Francavilla votò per la Repubblica con 884 voti contro 836 voti riportati dalla Monarchia. Un grandissimo risultato giacché in Basilicata la Monarchia riportò, come del resto in tutto il meridione circa il 60% dei consensi. Questo avvenimento lo abbiamo rievocato con una anziana compagna, la quale conserva vivo il ricordo della soddisfazione, dell’entusiasmo e della gioia che provò per aver votato la prima volta in quanto le donne in quella circostanza videro riconosciuto il diritto di voto.
Dopo aver menzionato i tempi in cui la militanza nel partito era al centro della vita dei compagni e della famiglia, siamo arrivati al presente. L’amarezza e la delusione per non aver presentato a Francavilla una lista di sinistra alle elezioni amministrative del 5 giugno hanno invaso non solo i nostri cuori, ma anche l’animo di molti compagni anziani giovani e lavoratori.
Questo risultato, il nulla, non è arrivato dall’oggi al domani. Infatti, nel 1997 la prima lista dell’ulivo, molto qualificata riportò una brillante vittoria; ma non diede il risultato sperato. Nel 2001 dopo 4 anni di blocco amministrativo, la compagine di centro sinistra si dissolse e non si presentò alle amministrative di quell’anno. Nel 2006 si propose un’altra lista di centro sinistra, un’ammucchiata di uomini legati al potere, che ebbe la meglio su una lista civica di centro destra. Trascorsi i cinque anni di amministrazione, nel 2011, dopo tante divisioni per la presenza di alcuni “galletti”, gli amministratori uscenti non si presentarono aprendo così la strada alla vittoria a una lista civica.
E siamo arrivati al 2016. L’unica sezione aperta e apparentemente organizzata, quella del Partito Democratico, non è riuscita a presentare una lista per competere nel gioco democratico amministrativo del comune, nonostante il tentativo in extremis del nostro Giuseppe Di Giacomo.
I cittadini di Francavilla non meritavano questo. La democrazia va rispettata e esercitata pienamente, devono essere colte tutte le occasioni per perseguire il bene comune, sia nel ruolo di maggioranza che di opposizione. L’amarezza è ancora più grande se consideriamo che a Francavilla:
- Alle elezioni comunali del 1952 la lista n° 1 con l’effige di Garibaldi (PCI-PSI, riportò 1085 voti e la lista n.° 2 (scudo crociato e sole nascente) 842 voti;
- Elezioni politiche 20 giugno 1976 Camera dei Deputati PCI voti 1045, PSI voti 153, DC voti 997. Senato della Repubblica Grezzi PCI voti 887, Pittella Domenico PSI voti 131, Picardi DC 800;
- Europee 2014 PD primo partito di Francavilla.
Alla luce dei risultati del ballottaggio del 19 u.s. possiamo dire che il Pd non ha avuto più la fiducia degli elettori tradizionali. il partito non è piùSecondo me e qui sono d’accordo con la Fiorilli nella sua intervista a DiMartedì del 21 u.s. collegato con il territorio. Occorre una separazione tra le due cariche: il Segretario deve fare il Segretario di partito e il Primo Ministro deve governare.
Il partito non può appiattirsi sull’operato del governo. A livello regionale il PD non può non interessarsi della Francavilla di turno. Pertanto, rivolgo da questa testata un invito alla direzione nazionale affinchè intervenga per conoscere le motivazioni che hanno spinto a compiere questo atto irriguardoso irresponsabile e incosciente che ha offeso la democrazia e la storia gloriosa della sinistra di Francavilla sul Sinni.
Antonio Fortunato
Segretario sezione PCI dal 1975-1981
Segretario sezione PDS dal 1994-1996