Luca Orioli: Madre

Luca Orioli
Luca Orioli

La poesia MADRE è forse tra le più belle che Luca ha scritto e certamente una delle più emozionanti in cui ben si evidenzia il grande legame tra il figlio e la madre, un amore tenace e forte che non trova impedimento neanche nella morte. In questa poesia la dimensione temporale appare sconvolta ed il passato ed il presente fusi in un continuum in cui il dolore e l’amore dialogano oltre il tempo ed il sigillo apposto dalla morte, in una consapevolezza quasi profetica del destino tragico che da lì a qualche anno li travolgerà. Come scrive Mario Santoro nella sua bella prefazione al volume, “…aleggia(…) quasi una sorta di acuto sentire profondo, di presagio che compare a tratti, di intuizione, per elementi minimi e non evidenti, nella consapevolezza che l’inevitabilità e l’ineluttabilità del destino, avrebbe arrecato dolore alla madre come scrive con efficacia di versi e chiarezza di indicazioni nella poesia “Madre” la cui lettura provoca ogni volta sensazioni di brivido alla schiena e apre ferite nel lettore attento. Nella prima parte c’è la dichiarazione del connubio forte tra madre e figlio con una sorta di indicazione di inversione dei ruoli per cui la madre diventa vittima del figlio nell’accorata ammissione sincera ed aperta di amore per lei che resterà sempre la madre; amore insuperabile ed imparagonabile perché ella resta figura da guardare sempre con gli occhi di figlio e di bimbo. Poi lo scontro tra la legittimità del sogno e la cruda realtà e la conseguente amarezza per il dolore immenso che egli procurerà e che sarà per lei ragione di vanto e quasi da accettare come incomprensibile e privilegiato dono di Dio e pegno-segno di amore vero ed autentico…”.

Franca Coppola

MADRE

olimpia-orioli

Madre

incredibilmente

paterna ragione

d’eterna speranza

d’eterna dolcezza,

d’Eterno…

 

Tu scaturigine

vittima di me

parte con me d’un unico segno.

Madre

che mai morrai ai miei occhi di bimbo.

Mai altro più di te

potrà avermi.

 

Il tuo tanto sognare

non merita la realtà che io sono.

Il tuo tanto dolore

ti è ragione di vanto

inestimabile e irripetibile dono di Dio

Segno d’incommensurabile

Amore.

(Luca Orioli)

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