Ciao zio

Egidio D’Agostino

Alle 5 di mercoledì 4 gennaio, Egidio D’Agostino, circondato dagli affetti più cari, nella sua abitazione di Via dei Tessitori 18, del comune piemontese di Vigliano Biellese, provincia di Biella, a soli 72 anni lascia questo mondo per far ritorno alla casa del Padre.

Trovo enorme difficoltà nel dover tracciare questo ricordo, per le emozioni che provo, ma cercherò di essere diretto e immediato come amava essere lui. Ritengo non ci sia modo migliore di comunicare a tutti la sua scomparsa, usando il suo modo di fare e di essere, senza troppi giri di parole.

Egidio D’Agostino, nasce il 20 gennaio 1944 a Francavilla, dopo aver frequentato le scuole elementari entra in Seminario a Bari, ma dopo qualche anno, ovvero nel 1960, emigra con l’intera famiglia nel comune di Bioglio (VC), come molte famiglie di Francavilla in quegli anni, attratti dal lavoro delle industrie tessili.

Il legame fortissimo lo porta a non perdere mai i contatti con il suo paese, Francavilla, e dopo qualche anno inizia a frequentare ed a innamorarsi di Cristina Maiolino, che di li a poco diventerà sua mogie e compagna di vita.

Con lei porta avanti una famiglia solida, fondata su valori sani, da cui nascono Maria Teresa, Nicoletta e Salvatore.

La sua intraprendenza, la sua voglia di fare lo portano da subito a intraprendere l’attività di autotrasportatore, con il socio Antonio De Luca (anch’egli di Francavilla) fondando la ditta “Autotrasporti De Luca & D’Agostino”.

Questo sodalizio andrà avanti fino a quando, per raggiunti limiti di età, non va in pensione, trasferendo al socio, nonché amico-fraterno, Antonio la sua quota societaria, dando esempio di come fare azienda all’insegna dell’amicizia, fiducia e stima reciproca.

Egidio D’Agostino

In molti lo hanno conosciuto e lo ricordano come “Washington”.

Come dicevo in precedenza, non ha mai dimenticato le sue origini, infatti pur vivendo nel profondo nord, da sempre è stato grande tifoso del Napoli, la sua squadra del cuore, innamorato di una passione che andava ben oltre i risultati, infatti non ha mai nascosto il suo grande amore per la propria squadra, manifestandolo pubblicamente con colorite espressioni folkloristiche.

Il legame con la sua terra è stato così forte da trasmetterlo ai propri figli in modo radicato e profondo, tanto che anche i nipoti Sara, Greta, Giulia e Francesco, ne hanno dato pubblica testimonianza durante i funerali.

Questo legame si è concretizzato con l’acquisto di una casa in Francavilla, non una qualsiasi, bensì quella paterna, che pur essendo piccola e non adatta alle moderne esigenze di una famiglia, ha rappresentato, per lui, il ritorno ad una infanzia e fanciullezza serena e felice, che ha voluto concretamente tramandare ai suoi eredi.

Con la sua allegria, giovialità, spontaneità che lo hanno contraddistinto, credo che zio Egidio si sia sentito cittadino del mondo, non si è mai sentito estraneo o emigrante in nessun luogo da lui frequentato, lo hanno dimostrato i tanti amici, conoscenti, parenti, francavillesi e non, che sabato 7 gennaio, hanno gremito la Chiesa di San Giuseppe operaio di Vigliano Biellese, per dargli l’estremo saluto.

Caro zio Egidio, questa separazione non ci farà sentire lontani, perché la comune visione cristiana ci unirà nella preghiera, ci guiderà e ci accomunerà nel ricordo della persona speciale che sei stata. Grazie zio.

4 riguardo a “Ciao zio

  1. Sono il genero,parole bellissime,che lui si meritava,voglio segnalare anche il grande vuoto che lascia in me,ma soprattutto la responsabilità che ci lascia,continuare a vivere con la correttezza e l’amore come lui ha voluto insegnare alla sua famiglia e che la partecipazione al dolore dimostrata da tutti,ci ha dato conferma.
    Io mi sento responsabilizzato,ma sento che lui mi e ci aiuterà.

    Enrico

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