L’agosto marsicano ricco di eventi si chiude con il film dell’anno IL CRATERE

Il film “IL CRATERE“ sarà proiettato a MARSICO NUOVO, un paese in provincia di Potenza, e chiuderà l’AGOSTO MARSICANO. Con la sua storia IL CRATERE entra far parte della nostra vita perché la vicenda dei protagonisti non è lontana da noi ma appartiene a noi, alla società tutta. “Il cratere“ è un messaggio universale che fa riflettere, una successione di inquadrature sono bastate a spiegare un dramma. Parole, dialoghi, silenzi, immagini in movimento e ferme, occhi, volti, musica, un insieme capace di racchiudere un universo, un universo di emozioni.

Giovanna Saporito e Luca Bellino

Il cinema è la disciplina artista per eccellenza grazie alla sua forza visiva e alla sua forma espressiva riesce ad abbattere ogni muro, riesce a riprodurre e far rivivere ed entrare nell’anima, ecco “il cratere“ il vero cinema, il cinema della realtà. Poiché l’anima di ogni persona è nascosta nel suo sguardo, gli occhi, lo sguardo hanno trovato terreno fertile nel film “il cratere“, gli occhi, gli sguardi sono stati capaci di penetrarci nell’anima tempestandoci di fremiti, emozioni, sono stati capaci di rivoluzionarci il cuore.

Marsico Nuovo (Pz)

Grazie Luca, grazie Silvia, grazie Sharon, grazie Rosario grazie a voi siamo potuti entrare in un mondo chiuso, nelle trasformazioni più intime, nelle ferite nascoste, nei sentimenti dolorosi, nelle emozioni pungenti, nel desiderio ossessivo, nella pena di non essere altri, negli errori e nei fallimenti. Una grande creatività è “il cratere“ legata alle emozioni, emozioni che sono riuscite a trasportarci in una irraggiungibile rivalsa sociale, un padre che vuole “costruire“ un figlio secondo il suo disegno suscitando sensi di colpa e lontananza affettiva. In poco più di un’ora e mezza si è riusciti ad abbracciare un problema, a mettere in rilievo i dettagli, una storia narrata di vita vera delegata a mettere in evidenza l’importanza del dialogo tra figli e genitori.

Ordini e punizioni non aiutano il rapporto tra genitori e figli, un padre e una madre autoritaria non accompagna nella crescita il figlio ma lo disorienta, lo angoscia creando le così dette “malattie educative”. il film mira alle nostre coscienze, ci fa interrogare su come recuperare relazioni sincere, intime con i nostri figli nell’intento di far crescere una società più serena: consentire ai figli di diventare grandi, di imparare a stare al mondo, ad affrontare le difficoltà, a gestire i desideri … Sguardo avido, mai soddisfatto, occhi che si perdono spiegano il dramma. Occhi che rompono i silenzi e si riempiono di lacrime mostrando la debolezza. Non un sussulto, non un movimento delle palpebre tradisce le sue ferite. “IL CRATERE“ agisce in profondità.

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