Armando Lostaglio

Non sono solo paesaggi in miniatura, movenze di artigiani e pastori di un tempo, acque semoventi in costante armonia con il tempo: quella di Mondino Paolella, artista di Rionero in Vulture, risalta la volontà di comunicare sentimenti antichi che non andrebbero mai smarriti. Ed è quello che fa da alcuni decenni – con riconoscimenti anche internazionali – reinventandosi un mestiere che aveva riposto nel fondo delle passioni, o nei meandri dell’anima. Eppure non è solo la passione ad animare le mani di Mondino nella sua favola onirica: è l’arte che si misura al cospetto del tempo incommensurabile.
Mondino è da anni ormai un celebre maestro di presepi artigianali, geniali e ruvidi come vuole la tradizione popolare. Ne fa una professione, di fede e di esistenza, al punto che si riscontra in ogni millimetro dell’opera quella impareggiabile nostalgia fuori dal tempo. E che poi sa diventare realtà, come un gioco di bambini che rendono visibile la propria fantasia. Nel ricordo dell’artista vige un senso di arcaico che si ripropone alla memoria comune e ne fa scaturire la commozione. Un tempo volato e violato che l’oblio cerca di rimettere nel suo definitivo nascondiglio.

E invece no: Mondino con i suoi presepi restituisce alla memoria la storia trascorsa, e la Sacra Famiglia rimane il pretesto desiderato di appartenenza ad una fede, quella tramandata dai padri che con orgoglio si accingevano a celebrare la Festa, quella che per eccellenza accendeva la Luce su un cammino di speranza. Anche fra i più poveri il Santo Natale ha rappresentato il momento della riconciliazione con il Cielo, con il Creato, che rinasceva nel profondo di una grotta. La stessa che l’artista ripropone in ambienti i più diversi, fra sentieri e muschi, miniature nel fondo di una bottiglia e di una lanterna, o in una botte che emana odori etilici mai sopiti. Questo e molto altro sa restituire Mondino negli occhi e nel cuore dei bambini mai cresciuti; di tutti quelli che si fermano ad osservare i suoi presepi con la convinzione che il tempo potrà pure passare sopra le nostre vite spesso senza neppure accorgersene. Ma il profondo senso lo si coglie nel particolare di un presepe, che sa celebrare come poco altro al mondo, la vitalità dell’appartenenza e della grazia.