Giovanni Fortunato

Egli, con animo curioso, sempre desideroso di far emergere le antiche voci, i lamenti, le sofferenze ma anche le gioie individuabili soprattutto nei paesaggi che fanno da sfondo allo snodarsi di vicende storiche più generali, ci offre oggi un’opera di straordinario valore storico letterario della nostra terra.

L’impulso alla ricerca che lo ha accompagnato sino alla conclusione dei suoi giorni terreni, rappresenta uno dei lasciti più importanti della sua vita; a noi e, soprattutto ai giovani, giunga questo messaggio di amore per la nostra terra. Mi piace concludere queste brevi note con un riferimento oraziano che ben si addice all’opera dell’ingegner Di Nubila: “Exegi monumentum aëre perennius. Non omnis moriar“: “Ho innalzato un monumento più duraturo del bronzo. Non Morro ‘del tutto“, se, appunto, riusciremo a far tesoro della sua esperienza di vita e di amore per la nostra terra. Grazie, amico mio, caro ing. Di Nubila!