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Sogni e Progetti – tratto dal libro “uno sguardo al Passato” di A. V. Violante


VERSO TEMPI NUOVI – La storia cambia, gli eventi si susseguono, il tempo inesorabilmente scorre. Gli uomini si camminano accanto ed ognuno porta una storia personale fatta di sogni, delusioni e progetti. Tutto ed ogni cosa porta il desiderio che si ripete nei secoli, amare ed essere amati. Molte volte ci rinchiudiamo in noi stessi, nel nostro mondo, con dei desideri repressi, con dei sogni non realizzati…

S. Severino L.

L’imperativo che guida tutti è l’amore. Ama veramente chi riesce a distaccarsi dalle proprie cose e dona se stesso agli altri. Il nostro cuore deve essere aperto verso gli altri, cioè verso il nostro prossimo.

Nell’ormai lontano ieri, l’uomo era più sereno, perchè sapeva accontentarsi e, per ciò che riusciva ad avere, ringraziava la Divina Provvidenza. Oggi siamo frequentemente scontenti ed aspiriamo verso chi sa cosa… Le storie che ogni giorno i mass-media presentano sono spesso tristi: ragazzi che uccidono i genitori, coniugi che si separano o che si tradiscono, mamme che abbandonano il tetto familiare… Il livello del malcostume sale ed il benessere si rivela essere più un danno che un bene.

Antonio Vincenzo Violante
Antonio Vincenzo Violante

PUO’ IL PROGRESSO ESSERE CONSIDERATO NEGATIVO? – Quando Rousseau si presentò ad un concorso per dimostrare se il progresso fosse positivo o negativo, egli, senza esitare, fu l’unico ad affermare che il progresso può essere o negativo o positivo: dipende dall’uso che l’uomo fa di esso. Quando l’uomo inventò il coltello per affettare il proprio pane quotidiano, progredì, ma quando l’usò per uccidere un altro uomo, regredì enormemente. Il pensatore francese vinse il concorso. Oggi ci troviamo di fronte ad uno scenario in cui alcuni genitori pensano di aver esaurito i loro compiti nell’aver dato ogni beneficio materiale ai propri figli, ma non è così: occorre dar loro l’esempio, la buona parola, quando occorre, la correzione o il rimprovero quando sbagliano. Purtroppo, spesso, tutto questo non accade. A tavola si mangia con il televisore acceso e, appena finito di consumare il cibo, si scappa. Non si discute e non si sa trovare il tempo per farlo. Nessuna domanda o risposta ai bisogni sociali; a quelli spirituali, a quelli psicologici. Uno scenario di adulti repressi ed angosciati che vivono di pillole per dormire, di gocce per essere tranquilli e di lassativi per evacuare. Uno scenario di giovani fragili, che appena si trovano davanti a qualche problema si perdono d’animo, si avviliscono. Regna uno scenario di cultura da sballo: in discoteca si fa uso di droga; allo stadio, scoppiano vere e proprie guerre civili. Le violenti manifestazioni giovanili sono spesso reazioni alla situazione del malessere odierno. Chi non sa affrontare la vita diventa violento contro se stesso e contro la società. La violenza sicuramente finirà quando saranno ripristinati i valori morali.