Giuseppe Di Giacomo
Giacomo Leopardi – L’infinito

GIACOMO LEOPARDI, L’infinito, 28 Maggio 1819
(Canti , XII)
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.
BICENTENARIO DELL’ “INFINITO” DI GIACOMO LEOPARDI.
“VAGANDO… PER L’INFINITO”
RIFLESSIONI SUL CELEBERRIMO IDILLIO DEL POETA RECANATESE.
da parte di:
Prof. Vincenzo Ciminelli
Antonio Maurella
LUNEDÌ 26 AGOSTO ORE 21.00
PIAZZA SAN GIUSEPPE
FRANCAVILLA SUL SINNI.
A CURA DELL’
ARCI FRANCAVIVA