Emilio Colombo, cinquanta anni fa Presidente del Consiglio dei Ministri

Un’altra crisi di governo, come oggi, in piena estate si verificò nel 1970, e portò al governo in qualità di Presidente del Consiglio dei Ministri il nostro conterraneo Emilio Colombo, infatti, il suo governo giurò il 6 agosto 1970 e durò fino al 17 febbraio del 1972.

Emilio Colombo

Sono trascorsi 49 anni da allora, il 28 agosto di quell’anno compì la sua prima visita ufficiale in Lucania da neo presidente del Consiglio dei Ministri, fu un momento di grande entusiasmo per il popolo lucano, Colombo scrisse una delle più belle pagine di storia per questa regione, il suo legame alla propria terra l’amore per il suo popolo hanno contribuito a dare un prestigio a questa regione favorendo l’insediarsi di sedi regionali di molti Enti, di cui oggi assistiamo il lento e costante sottrarsi.

Emilio Colombo fu il 15° Presidente del Consiglio dei Ministri, l’onorevole Peppino Molinari, già deputato e Segretario Provinciale della Democrazia Cristiana, il quale sostiene, a ragion veduta, che Colombo ha segnato indissolubilmente la storia politica sociale ed economica della nostra regione. In occasione del 50° anniversario della sua ascesa alla massima carica di governo, che ricorre il prossimo anno, sono annunciate iniziative in ricordo di questo grande statista lucano.

Emilio Colombo

È stato eletto alla costituente a soli 26 anni di età, con 26.000 voti, infatti si racconta che Francesco Saverio Nitti, che fino ad allora definiva il giovane Emilio Colombo come un “sagrestanello”, da quel momento dovette ammettere che “è un Colombo che volerà”.

La visita di Colombo in Basilicata, da Presidente del Consiglio (28 agosto 1970) ebbe inizio a Vietri di Potenza, si trasferì nella zona industriale di Tito e infine in Piazza Mario Pagano a Potenza, dove si riunirono migliaia di lucani per salutare il figlio di questa meravigliosa terra di Basilicata, infine salutò i dirigenti democristiani, nel cortile del Sacro Cuore.

Si spera e ci si affida a tutti coloro i quali hanno memoria storica, di voler trasmettere alle giovani generazioni il testamento umano di questo illustre statista della nostra amata terra, facendo memoria il prossimo anno che ricorrono i 50 anni del suo insediamento a Palazzo Chigi.

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