Vincenzo Di Nubila tra i grandi della fotografia

Quando nel 2015 ho pubblicato il libro “FRAMMENTI DI MEMORIAImmagini di un paese lucano nel primo Novecento” attraverso le fotografie di mio Nonno, VINCENZO DI NUBILA, ero ben consapevole di avere tra le mani un patrimonio iconografico di incommensurabile valore, ma mai avrei immaginato che un giorno gli scatti di mio Nonno sarebbero stati pubblicati in un catalogo insieme ad altre storiche foto di grandi fotografi come Alphonse Bernaud, Edward Banfield, Gerhard Rohlfs, Domenico Notarangelo, Luigi Di Gianni, Mario Carbone, Giuseppe Rotunno, Franco Pinna, Giovanni Iacovino, Camillo d’Errico e molti altri, i quali con i loro scatti hanno immortalato, oltre a vari aspetti della vita quotidiana delle genti lucane, anche intellettuali, scrittori e giornalisti che hanno vissuto e visitato la nostra terra, come Francesco Saverio Nitti, Rocco Scotellaro, Carlo Levi, l’antropologo Ernesto De Martino, i registi Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini, Lina Wertmuller e Pasquale Festa Campanile.

Archivio Fotografico Vincenzo Di Nubila

Infatti, circa due mesi fa sono stato contattato da Roma dall’Avv. Elia Panzarella il quale, avendo apprezzato molto le fotografie realizzate da mio Nonno, mi ha informato di un progetto culturale finalizzato a pubblicare, a cadenza annuale, un catalogo in cui raccogliere foto di un certo interesse legate alla Basilicata e mi ha manifestato l’intenzione di inserire in detta raccolta anche dei fotogrammi realizzati da mio Nonno.

Alquanto lusingato di tanta attenzione e della risonanza nazionale che avevano suscitato le foto di Vincenzo Di Nubila, ho prontamente messo a disposizione alcune foto contenute all’interno del mio libro.

Quindi, il 21 agosto scorso è stata inaugurata presso il Museo Archeoantropologico “Lodovico Nicola di Giura” di Chiaromonte la mostra fotografica dal titolo “LA BASILICATA COM’ERA: FOTOGRAFIA E FOTOGRAFI TRA ‘800 E ‘900” e presentato il relativo catalogo (offerto dalla locale Amministrazione Comunale) contenente numerose testimonianze e foto d’epoca realizzate da grandi fotografi nella nostra regione dal 1857 fino agli anni ‘60.

L’iniziativa, di grande spessore culturale, è stata curata da Elia Panzarella che ha portato a termine, in modo pregevole, il lavoro intrapreso dal compianto padre, Antonio (esimio docente all’Accademia di Belle Arti di Roma, nonchè fine intellettuale e grande conoscitore della storia del teatro e del cinema italiano), il quale, alcuni anni fa, aveva ideato e organizzato, egregiamente, un’analoga mostra sulla storia della fotografia in Calabria.

All’inaugurazione sono intervenuti, oltre al Sindaco, Valentina Viola, anche il curatore della mostra, il sottoscritto, Giovanni Percoco , Francesco Bevivino, Peppe Notarangelo, Angelo Iacovino, Francesco Marano, Franchino Ricciardi, i quali hanno illustrato le finalità del progetto e le varie storie legate alle foto esposte nella mostra ed ai loro autori.

La mostra, che rimarrà allestita fino al 21 settembre, racconta, attraverso preziose e suggestive immagini, la tensione emotiva che ha accompagnato gli accadimenti della vita sociale e privata in Basilicata alla fine dell’ ‘800 e nel ‘900, i sentimenti dei protagonisti e il duro lavoro a cui erano sottoposti i contadini e gli operai, cogliendoli in una particolare posa, in una singolare espressione, in un significativo tratto del loro essere.

Con tale progetto si è voluto valorizzare non solo l’arte della fotografia che ha saputo rappresentare una terra magica e suggestiva come la Lucania, ma anche i fotografi che, a cavallo tra l’Ottocento ed il Novecento, hanno saputo mirabilmente cogliere i vari aspetti della vita quotidiana del popolo lucano.

Vincenzo Di Nubila

Vincenzo Di Nubila è presente nella mostra con tre eccezionali scatti realizzati a Francavilla sul Sinni intorno al 1910 e ciò dimostra che la sua opera di pioniere della fotografia è stata molto apprezzata in ambito nazionale, dando grande lustro alla nostra comunità.

La cosa ancora più importante che vorrei sottolineare è che tale lusinghiero riconoscimento non è avvenuto su impulso di qualche familiare o sotto l’effetto di una “campagna di autoesaltazione familiare”, ma è scaturito spontaneamente dal profondo interesse che il fondo fotografico di Vincenzo Di Nubila ha suscitato tra i cultori della materia a livello nazionale.

Spero che tutto questo venga apprezzato dai francavillesi e, in primis, dall’Amministrazione Comunale che dovrebbe sentire il dovere di valorizzare come si deve la figura di VINCENZO DI NUBILA ed il suo importante Archivio fotografico allo stesso modo di come ha fatto per altri……………..

                                                                           

One thought on “Vincenzo Di Nubila tra i grandi della fotografia

  1. La mia vacanza agli sgoccioli non mi ha impedito di leggere” Francavilla informa” e seguire da lontano i vari accadimenti. Mi sono soffermato su l’articolo titolato ” Vincenzo Di Nubila tra i grandi della fotografia ” .Al netto di ogni polemica pretestuosa ma non privo di una spontanea riflessione in merito all’articolo in questione che cade alla vigilia dell’ Evento a Matera delle foto di Prospero Di Nubila offerto al pubblico – da oggi 31 Agosto fino al 31 Ottobre 2019 – presso la storica Casa Grotta di Matera. Il suddetto evento si inserisce nel programma di ” Matera Capitale Europea della Cultura 2019″ e nasce da una idea intercorsa tra ” Felice Di Nubila e la nipote Mariarosa ” e non “sotto l’effetto di una campagna di autoesaltazione familiare”, col patrocinio della Università della Basilicata, del Comune di Francavilla, del Comune di Matera. Le immagini di grande rilievo dell’Archivio fotografico di Prospero Di Nubila che, fotografano la vita comunitaria di personaggi e luoghi di Francavilla, sono state raccolte in un pregevole volume intitolato “Lo sguardo ritrovato”. Trattasi di una ricerca sociologica nonché antropologica a testimonianza di uno spaccato di vita e costumi di Francavilla. Tuttavia, se è vero come è vero che la fotografia ha contribuito a fare della Basilicata un luogo privilegiato attraverso molti sguardi dall’esterno, ce n’è un altro meno noto ed è quello prodotto dagli sguardi di chi ha usato la macchina fotografica per descrivere un paese che a Matera si vuole rappresentare. Si evince, alla fine, una storia italiana e assai meridionale di autentica competizione che sarebbe piaciuta a Leonardo Sciascia.

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