Ernesto Calluori
“Cronache Lucane” riporta in data 12 ottobre u.sc. un articolo a firma di Ferdinando Moliterni, titolato “CAFONAL, LA TARGA DI “VILLA CUPPARO“. L’autore, nell’esercitare il diritto di critica,per quanto attiene la targa apposta nei pressi della proprietà dell’ Assessore Cupparo, sottolinea una aggravante a mezzo stampa nei riguardi dei cittadini di Francavilla in Sinni. Si ravvisano, intanto, fandonie offensive da respingere al mittente. Chi scrive intende offrire un modesto contributo nel segnalare, quindi, la necessità di un minimo controllo su ciò che viene pubblicato.
Il diritto di cronaca, deve rispettare alcune regole fondamentali per evitare di sfociare in un reato penale. Secondo la teoria del linguaggio giornalistico, la notizia è l’oggetto fondamentale che indica le informazioni su un avvenimento. Dove sono, di grazia, le fonti che garantiscono credibilità all’informazione dell’articolo in questione per affermare che ” è interessante il feudalesimo moderno nel quale l’agro di Francavilla in Sinni è piombato ? e, poi ancora usando una locuzione in latino “ a breve, chissà,verrà restaurato anche lo ius primae noctis ( diritto della prima notte riservato al Signor feudale il quale avrebbe potuto pretendere di sostituire il marito nella prima notte di nozze) . Che fervida fantasia ! proseguendo, ci sarà da nominare tutta la pletora di Vassalli, valvassori e valvassini. Quanta pochezza ! L’istrionismo destorso a livello nazionale o regionale menzionato in chiusura non ci appartiene. Condivido pienamente l’articolo al riguardo di Giuseppe Di Giacomo – editore di questo giornale online – nel quale esprime la sua presa di posizione unicamente per senso di appartenenza a questa Comunità, manifestando lo sdegno provato nell’assistere a tanta indifferenza, rivendicando al tempo stesso, per le offese ricevute rispetto e pubbliche scuse.