La grande paura

Oggi, grazie a Dio, nei paesi civili bene o male navighiamo tutti nel benessere e se nel mondo c’è ancora tanta, ma tanta, gente che vive in povertà, è colpa di questo benessere privo di regole, dove il sazio non crede al digiuno: “Sto bene io, stanno bene tutti!”

Antonio Capuano

Questa mala educazione ci viene insegnata proprio dalle persone di alta carica, che con i loro comportamenti e ruberie, spesso ci danno l’impressione di toccare anche noi il cielo con la punta delle dita, senza farci rendere conto che per toccare il cielo bisogna volare alto, bisogna lavorare, perché solo il lavoro ci fa vivere felici e dignitosi. Il pane che ci offrono gratuitamente sotto forma di elemosina fa nascere nell’uomo vizi e malesseri. I vizi ci fanno diventare violenti, alcolizzati e ci fanno commettere anche cose orribili, in questa società che apparentemente sembra essere civile.

Rendiamoci conto che stiamo vivendo in un mondo di paura senza uno sbocco per il benessere, ogni giorno diventiamo sempre più aggressivi. Neanche la scuola con tanti professori per ogni classe riesce ad educare i ragazzi, viziati fin dalla nascita. Una volta, un solo maestro per ogni classe della scuola elementare riusciva ad educare gli alunni, facendoli diventare una famiglia.

Questo pensare di toccare il cielo così con facilità ci fa diventare tutti più arroganti, prepotenti e anche crudeli a commettere gravi reati, senza avere alcuna paura della giustizia, che esiste solo nelle parole. A metterci la grande paura e indurci a rispettare le regole, c’è voluto l’arrivo del nemico implacabile del covid 19, che nel giro di poco più di un mese si è diffuso nel mondo causando oltre seicentomila morti. Spero che questo ci sia d’insegnamento, ma non lo credo affatto, perché appena i nostri Governanti hanno dato il via alla libera circolazione, molti, soprattutto i giovani, pensano che il male sia passato, senza rendersi conto che questo male e tanti altri sono in agguato dietro la porta di casa. “Che nessuno si faccia illusioni!” Purtroppo devo dire che tanti di questi mali che circolano nel mondo sono stati creati e alimentati dalla mano dell’uomo, in cambio delle tante desiderate ricchezze, del divertimento e del facile guadagno. Rispettare la natura e le regole è anche rispetto degli altri, ma di questo ci rendiamo conto solo quando veniamo colpiti personalmente.

Per vivere una vita migliore, non c’è bisogno di dittatura, ma di regole che la politica deve imporre. Il male deve essere stroncato alla nascita, non aspettiamoci democrazia senza regole. A proposito di pensare di cambiare il mondo con il buonismo, voglio ricordare l’aneddoto di zio Pietro il passatore del Sinni, che oltre a traghettare persone e oggetti da una sponda all’altra del fiume, era anche un bravo cacciatore. Negli anni della sua gioventù era riuscito a catturare un lupacchiotto vivo, lo aveva cresciuto e sembrava che lo avesse quasi addomesticato. Lo portava, legato, in giro per il paese con aria del buon domatore. Ma quando il cucciolo diventò lupo, un bel giorno stava per avventarsi su zio Pietro, il quale fece appena in tempo a prendere il fucile appeso al camino e sparò il lupo. Alle persone che gli chiedevano di raccontare l’accaduto, lui rispondeva: “Un lupo non può diventare cane!” L’uomo non è lupo, con le regole si può educare a vivere in pace, nell’onestà e nell’amore.

                                                                                                     

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