Antonio Fortunato
Le Giornate d’Autunno 2020 del FAI (Fondo Ambientale Italia) sono tornate il17/18 e il 24/25 ottobre per riscoprire e innamorarsi delle bellezze dell’Italia visitando in sicurezza 1000 luoghi straordinari: castelli, palazzi,
Questi eventi mi hanno portato alla mente i ruderi della nostra Certosa di San Nicola (U’ Cummente) che sono ancora esposti alle intemperie e al trascorrere implacabile del tempo. Pertanto, ho deciso di ricordarvi con la presente lettera aperta che il 27 dicembre 2014 l’Associazione Culturale “La Forgia del Sinni” organizzò un incontro pubblico nell’ambito delle attività culturali “Sapori e Saperi sotto l’Albero“, con il patrocinio del Comune, per discutere della Certosa di San Nicola e dei monaci certosini. In quella circostanza il responsabile dei ruderi, il dottor Giulio Fittipaldi, espose brillantemente la situazione di degrado in cui versano i resti di quella che fu la splendida Certosa di San Nicola dichiarando inoltre la disponibilità a far visitare a chiunque fosse interessato l’area interessata ai ruderi. Il Sindaco pro-tempore, l’attuale Assessore Regionale Francesco Cupparo, nel suo intervento si dichiarò disponibile a intraprendere le iniziative più opportune atte a recuperare valorizzare ciò che resta della antica Certosa.

Sono trascorsi da allora circa sei anni e non si è mossa una pietra. Detto ciò, prima che i fenomeni atmosferici e la vegetazione cancellino le tracce della esistenza della Certosa che per tutti noi rappresenta le origini del paese, mi rivolgo a voi, con l’animo pieno di fiducia conoscendo la vostra attenzione per i beni ambientali e monumentali, affinché vogliate riprendere il dialogo iniziato in quell’incontro al fine di recuperare e valorizzare con i fatti i ruderi della Certosa di San Nicola