Vincenzo Viceconte
A proposito dell’articolo del Prof. Antonio Fortunato “Lettera aperta al sindaco ed al dr. Fittipaldi” pubblicato in data 28 u.s., tocca un punto nevralgico della ricostruzione della storia di Francavilla sul Sinni e dei paesi viciniori perchè è da decenni che si parla del recupero e valorizzazione dei ruderi della Certosa di S. Nicola, ma, i vari Amministratori (tra i quali mi ci metto anche io nel periodo in cui ho ricoperto la carica di assessore) che si sono succeduti alla guida del Comune si sono sistematicamente trovati nell’impossibilità di attuare questo ambizioso progetto, in quanto da parte della proprietà del sito non vi è stata alcuna disponibilità e collaborazione.

Tutti siamo consapevoli che per il nostro paese la Certosa di S. Nicola ha un’importanza culturale incommensurabile perché la sua nascita è legata all’esistenza della Certosa ed alla operosità dei monaci certosini, per cui è inconcepibile che un bene così importante possa continuare ad essere intercluso al pubblico.
In altre realtà della nostra regione i proprietari di importanti siti hanno aperto alla collettività le stanze ed i luoghi di interesse storico consentendo ai visitatori di godere degli antichi fasti di palazzi o dimore, come nel caso del Castello di Valsinni.

A Francavilla sul Sinni, invece, non si riesce neanche da lontano ad affacciarsi sui luoghi che hanno visto i fasti della Certosa di S. Nicola che era considerata, per importanza, la terza del Regno di Napoli !
A questo punto, dato che uno dei proprietari è persona colta ed intelligente (oltre ad aver dimostrato grande sensibilità nei confronti delle bellezze del Parco nazionale del Pollino, tanto da essere, anni fa, insignito di un premio nel campo della biodiversità), si spera che almeno lui possa rendersi conto di un simile danno culturale che si sta arrecando alla nostra comunità e che possa finalmente “aprire al pubblico le porte della Certosa“.
Un simile gesto gli varrebbe sicuramente il plauso di tutta la comunità e vi potrebbe essere un nuovo interesse culturale per la storia del nostro paese, con ricadute positive sul turismo nella nostra zona .