La Privacy: sintesi dei riferimenti normativi

Il 24 maggio 2016 l’Unione Europea ha approvato il nuovo Regolamento 2016/679 in materia di protezione e circolazione dei dati personali delle persone fisiche (GDPR); trattasi di un provvedimento che mira ad una applicazione coerente ed omogenea delle norme a protezione dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone fisiche in tutta l’UE.

Biagio Passatordi

Il regolamento è operativo in tutti gli Stati europei dal 25 maggio 2018.

L’obiettivo è quello di proteggere i diritti e le libertà fondamentali delle persone fisiche, con riguardo alla tutela dei dati personali, in modo da facilitare la circolazione dei dati personali nel mercato unico interno europeo, con effetti tutelari extra territoriali.

Di grande importanza è poi il d.lgs. 10 agosto 2018, n. 101 che ha armonizzato la normativa nazionale con quella europea ed integrato il d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (Codice della privacy).

In estrema sintesi, le norme citate introducono una serie di comportamenti da tenere in materia di trattamento di dati, consenso, diritto all’oblio e adempimenti.

La normativa ha effetto applicativo generale perché è rivolta ad un vasto numero di soggetti interessati (imprese, banche, società industriali, professionisti, studi medici, società di telecomunicazioni, enti pubblici …).

Ogni sanzione per violazione della privacy viene applicata in base alla gravità natura e durata della violazione.

Il GDPR prevede sanzioni di tipo amministrativo pecuniario anche molto severe che vanno fino ad un massimo di 10 milioni di euro, oppure il 2% del fatturato annuo, e 20 milioni di euro oppure 4% del fatturato.

Il nostro sistema legislativo, come prima citato, prevede anche sanzioni penali fino ad un periodo massimo di reclusione di 6 anni

Se in passato si interveniva solo a posteriori, oggi la violazione nasce anche quando l’impresa o il professionista non mette in atto le misure preventive utili a tutelare i cittadini.

Deputati al controllo alle infrazioni al regolamento ed alle leggi in oggetto, sono la Guardia di Finanza e l’Autorità garante per la protezione dei dati personali.

Il 31 marzo 2021, infatti, le due istituzioni hanno rinnovato il protocollo d’intesa finalizzato a mettere in atto strategie comuni per verificare il rispetto delle norme.

Chiunque è interessato può chiamare il 3477803966 o passatordib@gmail.com

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