Gina Ferrara
“Pellegrini di speranza, in ascolto, per camminare insieme” è lo slogan che S.E. Mons. Vincenzo Orofino ha adottato per l’Agenda pastorale 2022 – 2023, presentata all’Assemblea Diocesana, il 17 settembre 2022, presso il cine teatro “Columbia” di Francavilla in Sinni. È uno slogan che non lascia dubbi sul percorso da fare: camminare insieme verso un’unica meta, nel reciproco ascolto.

È un cammino di speranza, calato nelle realtà parrocchiali, luoghi di incontri e di operosità attiva, per riflessioni comunitarie e azioni combinate. Ecco, è proprio nelle singole parrocchie che bisogna riprendere il percorso, partendo dai tavoli sinodali, tavoli di ascolto del popolo di Dio, non per “ritornare daccapo o ripetere, bensì allargando i campi dell’ascolto, i mondi, gli ambiti e le categorie di persone non ancora ascoltate” (agenda pastorale 2022 – 2023). Dalle singole relazioni sinodali, sono emersi quattro punti fermi:
1. Cambiamento globale: rinnovamento dello stile, del metodo e della prospettiva delle attività pastorali, secondo il proprio ministero e la propria vocazione, con l’intelligenza della fede (partire dalla fede per rendere presente il mistero di Dio).
2. Formazione: condizione essenziale per essere in grado di offrire un servizio qualificato, nell’ambito della propria vocazione e al passo con i tempi. Oltre alla formazione del cuore, occorre la formazione specifica, relativa alla propria vocazione … (o ci stai con le competenze giuste oppure sei ai margini …).
3. Soggetto: popolo santo di Dio, la Chiesa, unica famiglia, che, nella varietà dei carismi, opera nell’ottica della responsabilità e corresponsabilità verso una evangelizzazione sempre pìù consapevole.
4. Visita pastorale: strumento giuridico pastorale che può aiutare nel processo di cambiamento, partendo da un’attenta verifica delle situazioni locali.

Dal tutto si evince un programma diocesano incentrato su tre aspetti fondamentali:
1. incontrare Gesù;
2. aiutare i nostri fratelli a incontrare Gesù;
3. edificare la Chiesa.
(La parrocchia è la Chiesa tra le case di Dio e tutto ciò che si fa è per dare gloria a Lui).
Per non scantonare, è indispensabile la formazione, una formazione permanente al fine di “crescere in una fede adulta che abiliti ad un giudizio autentico sulla realtà”, mediante uno stile puramente ecclesiale, il metodo, identificato nella conversazione spirituale: partire dall’esperienza di ognuno, da ciò che c’è di bello, di buono e di esaltante in esso, per attivare un dialogo costruttivo di crescita.
Dai tavoli di ascolto è emersa la conferma di superare l’isolamento delle singole parrocchie, in favore di feconde unità pastorali, dove si prediliga il lavoro in rete, il dialogo, la comunione …
E, proprio, in questa ottica di cambiamento radicale che si delineano le zone pastorali, a livello formativo, e la pastorale integrata, “una pastorale che faccia interagire tutte le realtà ecclesiali presenti in parrocchia, che integri l’o- pera ecclesiale di tutti in un unico cammino pastorale …” (Mons. Vincenzo Orofino, lettera pastorale “Al fine di edificare il Corpo di Cristo”). È “uno stile di comunione” che conduce ad un “tessuto di relazioni stabili” per una missione efficace. Il momento più idoneo per una pastorale integrata è la Messa domenicale, centro di tutti i ministeri.

È un programma straordinario, quello che ci prospetta il nostro Vescovo e che si può sintetizzare in tre azioni: in ascolto, in formazione, in missione …
1. In ascolto delle persone, del nostro territorio, dello spirito …
2. In formazione, per tutti gli ambiti della vita ecclesiale e tutte le dimensioni della vita cristiana …
3. In missione, per sentirsi sempre e tutti in “uscita” …
In questo cammino di redenzione, Maria sia la nostra guida e il nostro sostegno.
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