Antonio Fortunato
Il 16 febbraio di ogni anno si celebra la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli stili di vita sostenibili che è stata istituita dal Parlamento italiano con la Legge 34 del 27 aprile 2022, M’illumino di meno, in concomitanza con l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici.
La Giornata ha lo scopo di diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse. Oggi, il primo adempimento da compiere è quello di spegnere negli uffici, nelle abitazioni, nei luoghi di lavoro le luci non necessarie. Possiamo abbassare inoltre la temperatura dei termosifoni (non è salutare stare in casa con le maniche corte!!!) e implementare progetti di forestazione urbana (a Francavilla sul Sinni si abbattono gli alberi…) che migliorano l’ambiente in cui viviamo.
Ritengo che questa giornata debba essere estesa per tutto l’anno con i nostri comportamenti virtuosi per consolidare i risultati di oggi. Nel nostro piccolo cosa possiamo fare tutti i giorni? Usiamo con parsimonia la macchina camminando di più; quando tagliamo l’erba e le piante infestanti adoperiamo la falce mettendo in soffitta i decespugliatori, tosaerba e roba del genere. Non si consuma benzina e si respira aria pulita. Non si scopa più con le scope di mucchijë (rami della pianta di erica), di saggina o di ginestra. Nei viali dei giardini e davanti casa si sente il rumore e si respira la polvere che si solleva usando i soffiatori/aspiratori.
Nelle case abbiamo tanti attrezzi elettrici che ci aiutano a preparare pietanze, aspirare la polvere, lavare per terra, pulire i tappeti, ecc. ecc. Tutto ciò comporta consumo di corrente senza fare fatica nello svolgimento delle faccende domestiche. Anzi, facciamo più fatica a rimetterli a posto che per fare i servizi con le mani.. Mi fermo qui.
Se sono vere le statistiche come sono vere, noi cittadini in generale abbiamo la tendenza ad aumentare di peso, a volte anche in maniera eccessiva, già da molti anni. Allora dobbiamo ricorrere alla palestra, a sport ,anche a malincuore, per consumare energie.
Tutto ciò implica ancora altro dispendio di risorse energetiche, di tempo e di sacrifici.
È il caso dopo queste osservazioni di ritornare alla manualità, una volta si diceva l’olio di gomito. Se ci comportiamo così, cioè se cambiamo stili di vita, tuteliamo la nostra salute e quella della nostra Madre Terra.