Ernesto Calluori
La narrazione serve a guardare il passato e a raccontarlo con gli occhi di oggi da utilizzare per agire sul presente per coloro che verranno. C’è un tempo per ogni cosa! Non si può parlare di storia della Basilicata senza parlare di petrolio.
Chi scrive ritiene doveroso ricordare in questa pagina il citato argomento avendo trascorso la sua attività lavorativa in queste strutture. Il petrolio in Basilicata merita una particolare attenzione per i vari aspetti economici, sociali, strategici e occupazionali. Dalla cronaca attuale si rileva come tali problemi condizionano in positivo e in negativo la vita economica di questa Regione convocata il 21 Aprile p.v. al rinnovo del voto.
Il Paese del Petrolio che non riesce a spendere il tesoro delle royalties che incamera dalle Società petrolifere, ha consentito la fuga di 23 mila cervelli lucani. Il cambio di passo si rende obbligatorio. Il titolo dell’editoriale, qui segnato come tema, tratto dal testo di Aldo CANALE pubblicato da Alitalia “Ulisse” riportato da “I Lucani della Basilicata” a cura dI Felice DI NUBILA, elogia una Regione e un popolo che ha un fascino tutto particolare che rappresenta il segno di questa terra.
Un mondo immobile di chiuse possibilità infinite, E’ questo che cambia la vita, di un giovane intellettuale torinese che negli anni 1935-36 viene inviato dal regime fascista in soggiorno coatto in Lucania, Quell’intellettuale formatosi alla scuola della “rivoluzione liberale” di Pietro Gobetti si chiama Carlo LEVI e il suo celebre libro “Cristo si è fermato ad Eboli” è lo scrigno prezioso che contiene e preserva quella scoperta che descrive quel mondo, “quella Lucania che è in ciascuno di noi “