Leonardo Pinto
Personalmente, ho un concetto di “Patria” non di sinistra, né di destra, né di centro; perciò continuerò a coltivare l’ambizione di un 25 aprile festa nazionale per la pace, la democrazia, la libertà, contro ogni forma di oppressione, non solo militare.

In Sudafrica, Nelson Mandela, avvocato, attivista per la difesa di diritti civili, premio Nobel per la pace, dopo essere stato detenuto in carcere per 27 anni per la sua lotta contro segregazione razziale, eletto Presidente del Sudafrica, nonostante la dura oppressione e la lunga detenzione subìta, rinunciò a una strategia violenta e vendicativa in favore di un processo di riconciliazione e pacificazione. Che portò avanti tramite l’istituzione, voluta dallo stesso, di un tribunale speciale: la cosiddetta Commissione per la Verità e la Riconciliazione Nazionale, riuscendo nella sua missione.
In Italia, dopo 80 anni dalla fine della guerra civile di liberazione dal nazifascismo, si continua a fare la contabilità dei morti, dividendoli qualitativamente e per categoria. Questo continua a favorire estremismi che, comunque e sempre, vanno fermamente condannati senza se e senza ma.
SEGUIAMO L’ESEMPIO DI NELSON MANDELA