Ken Loach apre CinEtica “Le Notti bianche” sul Sagrato di San Gerardo Maiella

Un autore con 60 anni di cinema impegnato

Rionero in Vulture. Ha colpito al cuore dei 120 spettatori la visione del film The Old Oak diretto da Ken Loach, che ha aperto la XXXI mostra CinEtica sul sagrato della nuova chiesa di San Gerardo Maiella. Che entra nel vivo di visioni collettive nel segno della riflessione sociale ed individuale, coinvolgendo giovani e famiglie, come nell’intento del parroco don Sandro Cerone.

Promossa da CineClub De Sica e Parrocchia SS. Sacramento, con il mecenatismo di alcuni sponsor, la proposta serale rimane un appuntamento da diversi anni in qua, grazie al supporto di volontari della parrocchia che nonostante il caldo afoso, si prestano con generosità a montare schermo e strutture per l’accoglienza: Giovanni, Mauro, Gerardo, Rino, Ferdinando, Antonio e Virginia, ed altri che via via si aggiungono. L’ultimo film The Old Oak, dopo 60 anni di una cospicua carriera, Ken Loach aveva motivato che a 86 anni non avrebbe più continuato a girare. E dunque il film resterà il testamento di una lunga filmografia che ha sempre rivolto lo sguardo sulle condizioni degli ultimi, dei disagiati, dei deboli. E di premi ne ha presi Ken Loach: due Palme d’oro a Cannes con Il vento accarezza l’erba (2006) Io, Daniel Blake (2016); Leone d’oro alla carriera a Venezia nel 1994 (ci eravamo, con direzione artistica Gillo Pontecorvo), e Pardo d’onore al Festival di Locarno nel 2003. La sua adolescenza da figlio di minatore a Nuneanton, i bombardamenti tedeschi sulle città inglesi, mentre lui da bambino collezionava per gioco schegge di bombe; poi laurea in Giurisprudenza ad Oxford.

Proiezione Film Ken Loach- Sagrato Chiesa S. Gerardo Rionero
Proiezione Film Ken Loach- Sagrato Chiesa S. Gerardo Rionero

E il suo amore per il cinema quale militanza politica per raccontare le condizioni di vita delle classi subalterne e, più di recente, le contraddizioni della società globalizzata. Dire quale sia il film più intenso di Loach è operazione improba: è il Maestro che sa raccontare senza compromessi la storia contemporanea. Il suo appello: “Spero che i giovani si uniscano a noi, perché avevamo grandi ideali, tuttora validi. Se reagiamo possiamo ancora vincere le disuguaglianze”. La serata a Rionero si è aperta con la lettura di alcuni brani sulla solidarietà e sul cinema, dalla voce del 13enne Marco: “Datemi i vostri stanchi, i vostri poveri, le vostre masse infreddolite che anelano a respirare liberi, i rifiuti miserabili delle vostre coste affollate. Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste, e io leverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata!”. (Sonetto di Emma Lazarus inciso sotto la Statua della Libertà nel 1903).

 

Comunicazione “De Sica” Cinit

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