La classe operaia va in Paradiso in XXIV CinEtica – del CINECLUB De Sica Rionero in V.

Mercoledì a Rionero “LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO” (Centro Comunale Anziani – ore 18:00) alla XXIV CinEtica : Il cinema: il tempo e il lavoro del CINECLUB VITTORIO DE SICA – Cinit – BasilicataCinema

Il cinema di ELIO PETRI ha anticipato la nostra quotidianità, di precariato e di pessimi rapporti umani: la politica ne è solo una delle rappresentazioni.

Gian Maria Volonté
Con il mio film sono stati polemici tutti, sindacalisti, studenti di sinistra, intellettuali, dirigenti comunisti, maoisti. Ciascuno avrebbe voluto un’opera che sostenesse le proprie ragioni: invece questo è un film sulla classe operaia”. Questo affermerà nel 1972 il regista, premiato al Festival di Cannés. Struggente la interpretazione di Gian Maria Volonté, insieme a Salvo Garrone e Mariangela Melato. Il film da una parte entra nella fabbrica italiana degli anni settanta per raccontare il rapporto mortificante degli operai con la macchina e i tempi di produzione, e nel contempo esce al di fuori della fabbrica per accusare sia il movimento studentesco, spesso troppo distante dai reali problemi degli operai e con gli stessi sindacati, fino ad arrivare all’interno delle case, con famiglie alle prese con la quadratura di conti e di affetti, mettendo in luce come l’alienazione dell’uomo-macchina continui anche nella vita di tutti giorni, contaminando i rapporti personali.

“Occorre fare i conti con i miti moderni, con le incoerenze, con la corruzione, con gli esempi splendidi di eroismi inutili, con i sussulti della morale: occorre sapere e potere rappresentare tutto ciò. Concetti forti e del tutto attuali di un grande regista che il DE SICA commemora a 35 anni dalla sua scomparsa.

Ed ancora “La libertà di espressione va difesa per quello che essa fondamentalmente rappresenta: il diritto degli artisti di esprimersi e di indagare criticamente sul corpo della realtà in cui vivono, qualunque sia la società in cui vivano.

La classe operaia va in paradiso il CineClub De Sica lo dedica alla recente scomparsa a Torino di un lavoratore rionerese, Donato Paolino, città in cui fin da giovane aveva lavorato, e a cui La Stampa ha dedicato un commovente articolo, ricordando la storica classe operaia che fece grande quella capitale industriale.

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