Giovanni Durante
Gli ultimi mesi di vita amministrativa ci hanno indotto alla formazione di un gruppo di azione e riflessione politica (generAzione) che ha tra le sue finalità l’analisi dei problemi che quotidianamente i nostri cittadini si trovano ad affrontare, le proposte sulla loro risoluzione e più in generale un indirizzo costruttivo su “cosa fare e come farlo” per il rilancio economico-sociale e culturale della nostra Francavilla.
E’ da premettere che le vicende politiche nazionali, vedasi le elezioni del 4 marzo, poco ci appassionano credendo che le priorità di chi ci amministra siano solo ed esclusivamente da ritrovarsi nella programmazione del territorio comunale e nella gestione ordinaria e straordinaria della macchina pubblica.
Coerenti con ciò che ci anima crediamo che il primo spunto di riflessione non possa prescindere dall’analisi della gestione del servizio della Raccolta e Smaltimento Rifiuti, fondamentale alla “salute pubblica”, economicamente rilevante sia nel bilancio dell’istituto comunale che in quello di ogni singola famiglia ed attività economica del nostro paese.
Le vicende sull’aggiudicazione della gara, le modalità di redazione del bando pubblico per l’affidamento del servizio sono state oggetto di scambio politico nella scorsa consiliatura.
Le forze di opposizione di allora avevano sollevato più di qualche perplessità sui modi di aggiudicazione dell’appalto e sulla strutturazione economica che gli uffici comunali avevano dato alla gestione del servizio, ma alle perplessità si aggiunse sgomento nell’apprendere che la procedura di gara era stata attenzionata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro con la richiesta di rinvio a giudizio in capo al Sindaco, componenti della giunta, funzionari comunali e rappresentanti della ditta aggiudicataria.
Sulla vicenda giudiziaria torneremo se e quando i reati ipotizzati saranno affrontati in pubblico processo, quello che ci preme però analizzare è le modalità e lo svolgimento del servizio.
L’avvento della raccolta differenziata, con la modalità del “porta a porta”, ha visto la nostra cittadinanza impegnata al punto di riuscire nel breve a raggiungere oltre il 60% di “raccolta differenziata”; la parte economicamente più svantaggiosa è rappresentata dalla “frazione indifferenziata” che però si è ridotta negli ultimi anni da circa 900 tonnellate nel 2014 (con un costo di circa € 150.000) a circa 350 tonnellate nel 2017 (con un costo di circa € 75.000) considerando anche che il costo a tonnellata che è passato dai €151 a tonnellata del 2014 ai €202 tonnellata del 2017 con risparmi nell’ordine delle migliaia di euro.
Rammarica dover constatare che simili risparmi ottenuti dall’impegno e dal senso civico di ogni cittadino abbiano avuto ripercussioni nulle sul costo che ogni singolo utente si trova ad affrontare. La maggioranza della cittadinanza non ha avuto nessun vantaggio economico restando la tassa di smaltimento invariata, più di qualcuno invece ha avuto variazioni in aumento.
Chi ha capitalizzato questo vantaggio economico?
Non certo i cittadini che non ne hanno tratto alcun beneficio.
Lo schema del servizio, non prevedendo nessun raggiungimento di obbiettivo, sembra fatto per non trasferire nelle tasche del contribuente nessun beneficio. In sintesi le materie quali carta, cartone, metalli, vetro, plastica che prima finivano in discarica ora sono differenziate e diventano risorsa economica per la ditta che gestisce il servizio, ma non risparmio per l’utente che scrupolosamente fa si che si non sprechino nell’indifferenziato. Ulteriore beffa è il rischio di essere sanzionati qualora si commetta qualche errore nella suddivisione dei rifiuti.
Il compito del Sindaco e dell’amministrazione tutta sarebbe il vigilare la gestione del servizio da parte della ditta e, ove riscontrate storture o abusi, sanzionarne il comportamento; questo sarebbe auspicabile se la scorsa amministrazione Cupparo non avesse commesso gravi errori nella programmazione del servizio, nella conseguente stesura del bando che non prevede alcuna sorta di beneficio per i cittadini che restano solo ad appannaggio esclusivo della ditta.
Siamo disponibili ad affrontare e risolvere questa paradossale situazione così come chiederemo chiarimenti sugli accertamenti per il recupero delle tasse comunali che molti nostri concittadini si vedono recapitare, tutte paradossalmente alla scadenza dei 5 anni prima della loro prescrizione vedendo applicato cosi il massimo dell’interesse e il massimo della sanzione. Cosi come curiosi di sapere secondo quale interpretazione molti cittadini si trovano a pagare la quota variabile sulle pertinenze in violazione dell’attuale normativa; ma questa è una storia che approfondiremo in seguito.
Francavilla 17 febbraio 2018
generAzione
Portavoce
Giovanni Durante