Giuseppe Lupo “breve storia del mio silenzio”

Il trecentesco Duomo di Atella ospiterà venerdì 27 dicembre 2019 ore 18:30 la presentazione dell’ultimo romanzo di Giuseppe Lupo BREVE STORIA DEL MIO SILENZIO (Marsilio editore), promosso dalle Associazioni culturali: ProLoco di Atella, Circolo Ricreativo Sociale, CineClub “Vittorio De Sica” – Cinit, Croce Rossa, Circolo Pensionati, ASD. Al saluto del presidente del Circolo, Salvatore Tucci, seguirà l’incontro con l’autore che è originario di Atella, a cura di Armando Lostaglio, giornalista e critico di Cinema, fondatore del CineClub “De Sica”.

Armando Lostaglio

Giuseppe Lupo (Atella, 1963) vive da anni in Lombardia dove insegna Letteratura contemporanea alla Università Cattolica di Milano e di Brescia. Per l’Editore Marsilio, dopo l’esordio con L’americano di Celenne (2000; Premio Giuseppe Berto, Premio Mondello), ha pubblicato Ballo ad Agropinto (2004), La carovana Zanardelli (2008), L’ultima sposa di Palmira (2011; Premio Selezione Campiello, Premio Vittorini), Viaggiatori di nuvole (2013; Premio Giuseppe Dessì), Atlante immaginario (2014), L’albero di stanze (2015; Premio Alassio-Centolibri) e Gli anni del nostro incanto (2017; Premio Viareggio Rèpaci). È autore di numerosi saggi e collabora alle pagine culturali del Sole 24 Ore e di Avvenire.

Giuseppe Lupo breve storia del mio silenzio

Giuseppe in questo nuovo romanzo mette insieme come in un mosaico le fasi cruciali che lo condurranno alla maturità ed alle esperienze attuali, a partire dalla sua infanzia contornata di personalità che gravitavano nella sua casa, ma con lo sguardo rivolto a Nord, verso la Milano che lo adotterà non senza le difficoltà che si presentano a chi arriva da un Sud dimesso e con scarse risorse. Contraddistinto da una netta percezione narrativa, riannoda ricordi e personaggi lasciando spazio a sfumature poetiche di grande effetto emotivo, legando la sua Lucania a Milano, la città emblema di un sogno non sempre conseguito e realizzato.

“…Alla fine restava una specie di polvere che non erano stati gli zoccoli delle cavalcature a sollevare, ma la corsa del tempo, che il più piccolo movimento rendeva limacciosa come il fondo di un pozzo….”

A.L. Ufficio Stampa

CineClub V. De Sica – Cinit

Atella, 27.12.2019

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