Ermanno Petrocelli
Il prossimo 25 settembre l’Italia eleggerà il nuovo Parlamento. Le dimissioni di Mario Draghi e del suo governo hanno portato all’epilogo che in molti scongiuravano. La campagna elettorale, di fatto, è già iniziata e i vari partiti stanno iniziando a tessere le fila dei giochi di alleanze e strategie in vista del voto. Tra i parlamentari che hanno seguito da vicino i momenti in cui si è consumata la fine dell’esperienza al governo dell’ex presidente della BCE, c’era anche Gianni Pittella – attuale sindaco di Lauria.
Senatore, come ha vissuto le drammatiche ore in parlamento in cui si è consumato l’epilogo del governo Draghi?
“Tra speranza e disillusione. La speranza è che ci fosse un sussulto di responsabilità dei partiti, dei gruppi politici dinanzi al Paese e la disillusione continua dinanzi alle trappole continue, anche in quelle ore, che alcune forze politiche mettevano innanzi al governo“.
Conte, designato leader in pectore dei progressisti solo qualche mese fa, è stato di fatto il principale responsabile dell’apertura della crisi. L’alleanza col M5S, o quel che resta del M5S, ormai è insanabile?
“È noto come io abbia negli anni contemporaneamente guardato positivamente all’evoluzione dei 5 Stelle in forza di governo, ma anche ammonito che la naturale collocazione, e dunque l’alleanza del PD, fosse con le forze dichiaratamente europeiste, atlantiste, progressiste e soprattutto riformatrici. E ho contestato pertanto l’appiattimento che veniva da alcuni nostri settori sui pentastellati. Con l’ultima scelta, i 5 Stelle si sono messi fuori da soli“.
Le elezioni anticipate, per il PD, hanno sempre rappresentato l’ultima spiaggia, considerato l’estremo appoggio a draghi. Il partito ora è pronto per la sfida elettorale di settembre?
“Pronti è una parola grossa. Dovevamo essere pronti a dare al Paese ancora un semestre di riforme e governo della crisi, non le urne! Detto ciò, credo che il Pd possa guardare negli occhi i cittadini affermando senza timori che l’agenda Draghi è la nostra agenda, che l’unico nostro interesse è un Paese al sicuro, in un quadro di valori di libertà e progresso“.
È ancora presto e prematuro ipotizzare scenari, quale strategia dovrebbe seguire il PD in ottica alleanze?
“Allearsi con tutte le forze che hanno sostenuto lealmente Draghi e che per il futuro ne condividono l’agenda, le riforme, il rigore e a un tempo l’attenzione al lavoro, allo sviluppo sostenibile, alla sicurezza sociale“.
Il senatore ormai uscente Gianni Pittella conferma la sua decisione di non scendere più in campo?
“L’avevo annunciato per tempo e chi mi conosce sa che ho una sola parola. La politica non ha bisogno di titoli nè per forza di mandati parlamentari da espletare. Sarò ancora più impegnato di prima politicamente. Nel dibattito, lucano, nazionale ed europeo e sarò ventre a terra in questa campagna elettorale. In più faccio il lavoro più bello del mondo, il sindaco di Lauria“.
Fonte: IVL24