Le Giornate di Radio Vulture a Rionero

Rionero in V.– Le Giornate di Radio Vulture per continuare a coltivare musica, aggregazione, cinema e sport, al servizio della comunità. Dal 9 al 30 luglio l’Associazione Radio Vulture ha messo insieme un calendario in sei appuntamenti fra sport cinema musica, con l’intento collaudato da diversi decenni, di fare della aggregazione giovanile e non solo la spinta ideale di inclusione e di riflessione: come nelle volontà ereditarie del fondatore Pasquale Sacco, che ci ha lasciati troppo presto.

E su quel solco, Enrico ed Emilio Sacco, Gerardo Brienza, Franco Larotonda e un ampio numero di collaboratori continuano a fare della radio e del mensile Affiches un momento di dialogo con la comunità, che in estate si esprime all’aria aperta. Collaborano il CineClub Vittorio De Sica – Cinit Cineforum Italiano con la direzione di Chiara Lostaglio e Rionero in Volley con Roberto Giammatteo ed il contributo del Comune di Rionero.

L’atrio del Carcere Borbonico (ingresso libero) e i campi di basket e volley saranno i luoghi della manifestazione. Si inizia con il grande cinema domenica 9 luglio nel Carcere Borbonico, ore 21:00, con il film che a Venezia lo scorso anno fece maggior clamore: Argentina 1985, pressoché perfetto nei ritmi nelle interpretazioni e nella sua drammaticità. Diretto da Santiago Mitre ci conduce nel 1985, a due anni dalla fine della sanguinaria dittatura che fece sparire decine di migliaia di giovani ed oppositori, con le Madri di Plaza de Majo a reclamare giustizia e verità; ed un giudice fuori dalle righe per rettitudine.

Rionero e il monte Vulture

Ancora cinema domenica 16 stesso luogo e ora, con Mixed by Erry del giovane Sidney Sibilia, film recente, originalissimo: una rilettura degli anni ‘80, fra musicassette contraffatte e bisogno di affermarsi di giovani napoletani, tratto da una storia vera. Sabato 22 e domenica 23 ore 18 spazio al Volley con tornei misti nel secondo Memorial Pasquale Sacco, come pure il fine settimana successivo, 29 e 30 luglio. Sabato 20 alle 21 nell’atrio del Carcere, ultimo appuntamento con la musica e il cinema con Bowie: Moonage Daydream, due ore di grande musica, diretto e da Brett Morgen, sulla vita del l’indimenticabile David Bowie, presentato lo scorso anno a Cannes. Il musicista ed attore britannico aleggia da sempre nelle attività di Radio Vulture.

Su quell’onda culturale, dunque, una sparuta generazione – che si è formata a ridosso degli anni ‘70 e ‘80 – ha creduto che anche in una piccola comunità del sud come Rionero e il Vulture potesse venire coltivato un fermento di vivacità e talvolta di avanguardia rispetto al resto della regione, creando spazi di aggregazione che prima non c’erano o si erano estinti ben presto.

Certo, è stata la figura di Pasquale Sacco a rendere credibile e a coagulare le istanze giovanili, mediante uno spirito innovativo che abbracciava giornalismo alternativo, sport cinema teatro, e che vedeva in Radio Vulture (siamo alla metà degli anni ‘70) il collettore imprescindibile di sentimenti fra il privato ed il collettivo. È giovato per molti anche fare esperienza al nord, per studi o per lavoro, in città dove la cultura e la politica si masticavano come il pane. Anche le parrocchie con sacerdoti evoluti hanno giocato un ruolo importante nella formazione individuale e collettiva. E c’erano le sezioni dei partiti, e il blocco est-ovest che ha davvero bloccato le ambizioni di progresso, alimentando velleità e spesso malaffari e clientele ereditate ancora oggi.

Rionero in Vulture

Il bianco e il nero (i colori della squadra di calcio locale, la secolare Vultur) hanno seminato su un terreno di passioni per tante generazioni. Del nostro neorealismo rimane l’essenza prima del colore. Coltivando il calore verso una umanità che appartiene a ciascuno per la propria esperienza. Per questo è importante continuare a confrontarsi sulle onde di una storica Radio, che racconti di noi tutti, a dispetto delle rigenerazioni (o spesso degenerazioni) di quella che si ostinano a chiamare politica, simulacro di una Democrazia di la da venire.

Armando Lostaglio
Comunicazione CineClub DE SICA – Cinit

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