Gli estremisti e gli antagonisti scenderanno in piazza per protestare contro la Riforma della Corte dei Conti del Governo Meloni?

Il video che segue, di circa 4 minuti, spiega in maniera semplice gli effetti disastrosi per la Pubblica Amministrazione e, di riflesso per il contribuente italiano che paga le tasse, della riforma della Corte dei Conti imposta dal centrodestra a colpi di maggioranza.

Leonardo Pinto
Leonardo Pinto

Dopo l’abrogazione del reato di abuso di ufficio, è in arrivo la spoliazione delle funzioni principali della magistratura contabile, che l’opposizione in Parlamento non è riuscita ad evitare.
*UN PASSO INDIETRO:* Per comprendere la portata della riforma in arrivo.
La Legge n. 20 del 14 gennaio 1994, approvata all’indomani di tangentopoli per frenarne i vizi, riformò profondamente il controllo sulla gestione delle pubbliche amministrazioni, introducendo responsabilità amministrative per dolo o colpa grave definendo, altresì, nuovi termini di prescrizione per i danni erariali. La legge estese il controllo della Corte a regioni, enti locali e fondi comunitari, stabilendo che la responsabilità è personale e limitata (a differenza del giudizio penale), con un focus rigoroso sulla gestione degli obiettivi e delle risorse pubbliche.
LA RIFORMA ATTUALE Il video spiega l’obiettivo della riforma del Governo Meloni che è quello della deresponsabilizzazione di amministratori e dipendenti pubblici.

Sorge quindi spontanea una domanda: gli estremisti e gli antagonisti, solitamente pronti a manifestare (talvolta anche violentemente) in nome dell’uguaglianza sociale, scenderanno in piazza anche questa volta per difendere il buon funzionamento e la trasparenza della Pubblica Amministrazione nell’interesse dell’intera comunità nazionale?

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