Giuseppe Di Giacomo
Giornata speciale per gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco” quella dell’8 maggio: hanno avuto il privilegio di incontrare il Prefetto di Potenza per la prima volta in visita ufficiale nel nostro paese. I preparativi sono iniziati il giorno prima : febbrile raccolta di informazioni, preparazione del saluto , di poesie, di domande, prove dei canti. Tutto per accogliere nel migliore dei modi una personalità così importante. Ed eccoli alle 9.30 del mercoledì mattina gli alunni delle classi quarte della Scuola Primaria “A. Ciancia” , tutti ordinati ed emozionati in fila verso la Sala Consiliare. Lì l’incontro con gli alunni della scuola secondaria di I grado, componenti dell’orchestra dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco”, arrivati con i loro strumenti ed i loro docenti. Insieme si organizzano, si preparano ansiosi ed ecco, finalmente, qualcuno dice: “È arrivato!” Silenzio assoluto. Il prefetto fa il suo ingresso accompagnato dal Sindaco, dal Sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi , da tutti i consiglieri, dagli assessori, dalle forze dell’ordine e da tanta altra gente; il silenzio viene rotto dalle note dell’Inno di Mameli che orchestra e coro eseguono magistralmente diretti dai professori di Musica e seguiti dalle maestre: l’emozione è palpabile, quasi si materializza! Un applauso. L’emozione si scioglie. Le autorità si sistemano e l’accoglienza continua: “La Bandiera di tre colori”, un saluto introduttivo accompagnato da una poesia da parte degli alunni della quarta B e tante poesie inedite per far conoscere Francavilla da parte della quarta A. Poi il paziente e motivato ascolto dei vari interventi, delle parole del Prefetto, la conferma di quanto appreso in classe. Quante cose interessanti per i nostri piccoli cittadini! Un giorno davvero importante per la loro crescita: il primo incontro con lo “Stato”! Infine, un fragoroso applauso ed ancora tutti attenti, il coro e l’orchestra si ricompongono e di nuovo, all’unisono, intonano l’Inno che tutti ascoltano impettiti e con gli occhi lucidi. “Grazie Signor Prefetto e buon lavoro!”
Le insegnanti delle classi quarte