Lucia Varasano
Barba bianca, cappello rosso, un sacco pieno di doni e tanti sorrisi. È così che i ragazzi della classe I A dell’Istituto Comprensivo Luigi Settembrini di Nova Siri si sono recati a far visita ai pazienti dell’Ospedale Civile di Policoro accompagnati dagli insegnanti Mimmo Massafra e Nunzio Forte. Non si tratta però di una semplice escursione «ogni anno- spiega il prof. Massafra ideatore del “Progetto Solidarietà”- scelgo una classe con cui realizzare il progetto, ciascun ragazzo nei 15 giorni che precedono il Natale si priva di qualcosa e lo ripone in un pacco che verrà destinato ai pazienti dell’ospedale». Nel giorno prescelto poi, gli alunni accedono ai reparti, regalano peluche, caramelle e cioccolatini, ma la visita diventa anche l’occasione per conoscere direttamente l’organizzazione, le caratteristiche e il funzionamento della struttura ospedaliera.
Il successo dell’iniziativa è data anche dalla collaborazione delle famiglie degli alunni, inoltre, ciascun ente e istituzione coinvolta mette in campo la propria professionalità e il proprio contributo: dal direttore del presidio ospedaliero al personale medico e infermieristico, dalla dirigente scolastica al Comune di Nova Siri che mette a disposizione il pullmino per la trasferta.
Il progetto ormai decennale, nel tempo, ha assunto una dimensione ancora più ampia “due anni fa- spiega Massafra- abbiamo raccolto persino generi alimentari, indumenti e vestiti che abbiamo sistemato in un piccolo deposito a cui abbiamo dato possibilità di accesso ad alcune famiglie bisognose della comunità novasirese”. “Progetto Solidarietà” non rimane dunque fine a sé stesso ma assume anche un alto valore educativo «si tratta di un’esperienza che lascia un segno profondo nei ragazzi che imparano a riconoscere e proteggere i più deboli, già dall’ingresso nell’ospedale – racconta Massafra- vedo una luce diversa nei loro occhi, comprendono davvero il valore della solidarietà».
Non a caso il progetto interessa le prime classi in modo da poter valutare – negli anni successivi- quanto l’iniziativa riesca davvero a cambiare l’atteggiamento dei ragazzi già nelle piccole relazioni quotidiane. L’obiettivo riflette a pieno quello che è il compito di un’istituzione come la scuola che oltre a preparare i giovani al futuro professionale «dovrebbe- secondo Massafra- insegnare e trasmettere i valori della solidarietà e del rispetto, modulando i comportamenti dei ragazzi».