Luigi Viceconte
La gente si prepara per andare a messa.
Dopo circa mezzo secolo di striduli suoni di un registratore, a sorpresa, un rintocco isolato di campana fa sobbalzare e vibrare il cuore ai Francavillesi.
Al rintocco ne seguono due, poi un altro, infine, il suono a distesa.
Ma sì, oggi è lecito suonare, in deroga alle regole, a lungo!
E’ un giorno di letizia per tutti.
Merito e plauso vanno al nostro Parroco Mons. Francesco Lacanna, come sempre fattivo e sensibile ai problemi della Parrocchia!
Quanti ricordi e quante nostalgie:
Don Carmelo Fiordalisi, il Parroco delle grandi realizzazioni e dal cuore immenso,

I due maestri di campane Peppino Viceconte, sagrestano titolare, suonatore dell’organo a mantice, e cantore, l’altrettanto bravo Salvatore Palazzo, vice maestro di campane, quando suonavano le campane a distesa ti davano la sensazione che volassero.
Ogni suonata era anche l’esternazione dello stato d’animo del suonatore.
Spesso i due gareggiavano.
Non era raro il caso che dal basso venissero applauditi.
Il campanone era l’orgoglio del paese; tra i paesi limitrofi c’era rivalità, appunto, di campanile.
Le campane nel tempo sono state definite la voce di Dio,
Oggi manca questa figura.

Le campane sono attivate elettricamente,
Manca l’estro dell’uomo.
Si va coi tempi!
I ricordi mi sopraffanno
E’ festa!
Mi rivedo bambino, vestito a nuovo. giocare coi compagnucci nella affollata strada antistante alla Chiesa.
I balconi e le finestre sono addobbati con i migliori copri letti, in onore del Santo.
Rivedo il viso sorridente di mia madre, il sorriso dolce di mio padre e le loro chiome ancora nere mosse dalla brezza, al balcone, che parlano coi passanti…………..
e il batacchio del mio petto non smette di battere “a distesa” !
Caro LUIGINO, mi hai richiamato in mente il Din, don, dan, Din che scandiva il rintocco ai tempi di Don Carmelo Fiordalisi, quando da piccolo, mi recavo in Chiesa. Quel suono speciale e’ bene custodirlo. Quel “rintocco isolato di campana” non scandisce solo le ore ma il tempo della fede.
Caro Luigino, il ricordo delle campane con il loro suono a distesa ha fatto risuonare ed affollare nella mia mente i ricordi della mia infanzia, le feste e le domeniche, la prima comunione e il catechismo ,le suore e così via….., ma soprattutto il ricordo del risveglio al mattino: allegro e dolce. Così cominciava la mia giornata. Spero di rivivere ancora quei risvegli .Un caro saluto Flora Febbraio.