S. Costantino Albanese. Grande affluenza di visitatori durante le feste pasquali.

renato IannibelliA pochi chilometri dai grandi centri e da località giustamente famose della nostra regione, esistono piccole comunità che racchiudono al loro interno grandi tesori. E’ il caso di San Costantino Albanese, piccola comunità Arbëreshe fondata da profughi albanesi provenienti dalla Morea (Grecia) intorno al 1534. San Costantino Albanese conserva inalterati da secoli l’antica lingua albanese, gli usi, i costumi, le tradizioni, i canti e la gastronomia della terra d’origine. Un’altra peculiarità importante, che caratterizza la nostra comunità, è il rito greco-bizantino con cui viene officiata la Santa Messa, nella liturgia di San Giovanni Crisostomo.

La Chiesa Madre è allestita secondo i canoni bizantini ed è impreziosita da icone. Di grande pregio artistico è l’Iconostasi, una balaustra di legno che divide la chiesa in due parti, madonna stella 2009 126il santuario o “vima” dove è posto l’altare, e la navata , dove sono posti i banchi per i fedeli. Esse simbolicamente, rappresentano rispettivamente il cielo e la terra. L’Iconostasi è ornata da icone e munita di tre porte. Da quella principale, detta anche “Porta Reale”, può entrare ed uscire solo il sacerdote rivestito dai paramenti sacri. L’iconostasi presenta dodici icone raffiguranti le principali feste del calendario bizantino ed altre icone quali quelle dell’ultima cena, del Santo Patrono, della Madonna Odigitria, del Cristo, di San Giovanni Battista, del Crocefisso, dell’Annunciazione e dei due Arcangeli.

Oltre alla Chiesa Madre, si può visitare l’Etnomuseo della Cultura Arbëreshe, la Casa Parco dov’è ospitato il Museo dell’Etnobotanica, la mostra sulle tradizioni religiose, la mostra degli strumenti musicali tradizionali e la mostra fotografica etnografica e il Museo dell’Arte Sacra.

Da qualche tempo è entrato in funzione il “Volo dell’Aquila”, un attrattore che fa vivere l’ebbrezza del volo, sfrecciando sui tetti ad 80 km/h, con lo sguardo rivolto verso l’alta Val Sarmento e le cime del Pollino.

Grazie a queste particolarità San Costantino Albanese è diventato negli anni meta di numerosi visitatori che rimangono affascinati dalla nostra cultura ed anche dalla nostra tradizione gastronomica, grazie alla cucina locale che è diventata negli anni un vero punto di riferimento per chi vuole degustare prodotti ricercati e genuini.

s. costantino chiesa madreDurante il periodo pasquale numerosissimi sono stati i turisti che hanno visitato il nostro paese, attirati dalle delizie gastronomiche ma anche dalla possibilità di visitare i musei e di poter volare con l’Aquila. Infatti il 28 aprile è stata inaugurata la nuova stagione del Volo dell’Aquila che, nonostante l’incertezza del tempo, è partita molto bene, con circa 70 biglietti staccati.

Prossimo appuntamento da non perdere è con la Festa della Madonna della Stella, la seconda domenica di maggio, durante la quale, alle ore 11,30, si ripete lo spettacolo dei “Nusazit”, pupazzi antropomorfi in cartapesta che vengono fatti esplodere all’uscita della statua dalla Chiesa. E’ uno spettacolo unico in Italia e merita di essere vissuto.

Nelle aree interne ci sono dei piccoli tesori da scoprire e da vivere; San Costantino Albanese è uno di essi.

 

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