A Matera lo sguardo dal ponte con Sebastiano Somma

Sarà Sebastiano Somma il protagonista dello spettacolo “Uno sguardo dal ponte” che verrà messo in scena il 24 febbraio, nell’auditorium di Piazza del Sedile, a Matera, su iniziativa dell’Ufficio cultura e internazionalizzazione della Regione Basilicata.

Sebastiano Somma

 

“Sono molto onorato – ha detto Somma – di essere tornato a Matera, città con cui ho ormai un certo feeling avendo già proposto altri miei lavori teatrali e avendo lavorato nel film “Una diecimila lire” in corsa verso il Donatello, sostenuto dalla Lucana Film Commission. Credo molto in questo progetto teatrale non solo per la straordinaria forza comunicativa del testo di Miller, ma anche perché fa riflettere il pubblico sul fenomeno della migrazione in un momento molto particolare nel mondo, quando si alzano muri invece di costruire ponti”.

In questo testo “Miller racconta la miseria degli immigrati italiani, la loro difficoltà ad adattarsi al nuovo mondo, l’incapacità di comprendere un sistema di leggi che ritengono differente dall’ordine naturale delle cose e, soprattutto, la vacuità del sogno americano. Da ciò scaturirà una tragedia annunciata fin dall’inizio, poiché mettere insieme quelle condizioni disagiate e quei sentimenti e passioni fortissimi non potrà che fatalmente condurre ad un drammatico epilogo”.

Anna Giammetta e Sebastiano Somma

Con Sebastiano Somma nel cast Sara Ricci, Gaetano Amato, Cecilia Guzzardi, Edoardo Coen, Maurizio Tesei, Antonio Tallura, Matteo Mauriello.

Lo spettacolo, prodotto da Rosario Imparato e messo in scena da Enrico Maria Lamanna, riprende il dramma interiore di Eddy Carbone (Sebastiano Somma), della sua famiglia e del suo sogno americano.

“Abbiamo deciso di sostenere questa produzione – afferma Patrizia Minardi, dirigente dell’Ufficio Cultura della Regione Basilicata – perché si sofferma sui temi della integrazione interculturale. E’ una riflessione necessaria in un momento particolarmente delicato per l’Italia e per le nostre comunità. Miller con questo testo ci aiuta a riflettere sul fenomeno della immigrazione degli anni ‘50 perché anche questa volta il sogno non svanisca in una incapacità di dialogo e confronto fra gli uomini”.

Il testo, scritto da Arthur Miller nel 1955, è considerato tra i più importanti della drammaturgia americana del Novecento e riprende realisticamente una delle pagine più drammatiche del sogno americano vissuto da milioni di italiani approdati in America, nella New York degli anni ’50, alla ricerca di un futuro migliore.

L’ amore che prova verso la giovane nipote non è altro che la proiezione della sua esigenza di proteggerne la purezza, la necessità di custodirla con la stessa cura di una ceramica preziosa. Un sogno da accarezzare al di là del ponte, sotto un cielo di stelle misto ad un mare dove si naufraga in una voglia di tenerezza.

Lo spettacolo, dopo essere stato accolto con grande entusiasmo nella passata stagione al Teatro Parioli di Roma e al Teatro Carcano di Milano, ha ripreso il suo cammino.

La traduzione del testo è di Masolino D’Amico, musiche di Pino Donaggio, scene, Massimiliano Nocente, costumi, Ilaria Carannante, disegno luci, Stefano Pirandello.

fonte: http://giornalemio.it/cronaca/a-matera-lo-sguardo-dal-ponte-con-sebastiano-somma/

 

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