Mezzogiorno ignorato!

Nell’orazione funebre di Marco Antonio sul cadavere di Cesare, Shakespeare con l’aggiunta di un ambiguo “tuttavia” distrugge il giudizio apparentemente benevolo su Bruto! (“E tuttavia Bruto è un uomo di onore”!) L’affermazione del neo-senatore Pepe, della Lega, che afferma che “pessimisti e detrattori sono serviti :nel Contratto per il Governo del cambiamento il Sud c’è, eccome!”, mi riporta all’orazione di Marco Antonio! Purtroppo, nel “mercantile” “Contrattoil Mezzogiorno manca! Questo non lo affermano i “pessimisti ed i detrattori”, ma i fatti e cioè quanto, allo stato, è previsto, secondo i resoconti di stampa, nella bozza di “Contratto” ed affermato da “attori” dello stesso.

Mario Di Nubila

Nelle 39 pagine del testo non c’è (per quanto riportato da organi di stampa) traccia, o riferimento comunque, alla disparità territoriale italiana ed a possibili interventi di politica di sviluppo nel Mezzogiorno. Nei 29 capitoli –tanti pare siano- il Mezzogiorno è citato, direi in modo quasi sprezzante per il “reddito di cittadinanza”, destinato ai “poveri elemosinanti” meridionali, con evidente connotazione caritatevole, assistenziale, da qualcuno individuato addirittura con sapore razziale, tono inaccettabile! Di fronte a reazioni, decise e legittimamente motivate, c’è stato un inserimento giustapposto, pare di otto righi all’ultimo momento per “tacitare”! L’atto, di per sé è espressione di scarsa sensibilità politica, di ingeneroso senso di responsabilità verso una visione organicamente complessiva del Paese, di tradimento, anche, di reboanti affermazioni elettoralistiche verso le fasce più deboli, che, intanto, non possono essere considerate con interventi assistenziali.

I senatori Pina Castiello, della Lega e Sergio Puglia, di 5Stelle riferiscono, alla stampa, in ordine ad una loro proposta di introdurre, tra l’altro, un Ministero del Mezzogiorno, con decisa bocciatura da parte del Movimento 5Stelle, ed aggiungono, peraltro, che “il tavolo, dove erano seduti tanti esponenti grillini e leghisti del Meridione d’Italia non ha ritenuto opportuno inserire un capitolo dedicato al Sud”. Di Sud non si parla, ma “il tema è praticamente nel cuore” del “Contratto di Governo!”. Però non nella mente dei programmatori della Lega-5Stelle! Nel “contratto” non si fa riferimento, per quanto finora pubblicato, agli squilibri territoriali, allo sviluppo di imprese e di piani correlati, alla diffusione della innovazione, alla allocazione degli investimenti pubblici, alla previsione di garantire, per il Mezzogiorno, il 34% degli investimenti delle amministrazioni pubbliche, introdotta dal governo uscente.

Mario Di Nubila

Non ci sono riferimenti a investimenti infrastrutturali essenziali a fatti di sviluppo ed occupazionali, come per la rete ferroviaria, per cui si cita solo il “terzo valico” di alta velocità Genova-Milano. Sono solo alcuni dei punti programmatici, che ignorano il Mezzogiorno, ai quali si possono aggiungere, tra gli altri, quello sull’Università (punto 29),che riguarda il riparto dei fondi, con sperequazione a danno degli atenei meridionali, la disparità di esercizio del diritto allo studio, la verosimile presunzione, secondo cui le regioni più ricche trattengono la maggior parte possibile del gettito fiscale. La Lega, in particolare, e 5Stelle, al Sud devono dar conto e riscontro ad un successo elettorale, che è una cambiale sottoscritta con populistiche e demagogiche promesse, allo stato con prospettive di inaffidabilità! L’auspicio è che il governo, in fase di formazione, trovi, nella sua azione futura, il senso dell’equilibrio e che responsabilmente dia risposte al Paese ed al Mezzogiorno con fatti concreti!

Potenza,19-5-2018

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