Siamo più soli

Siamo piu’ soli. E’ morto l’ing. Felice Di Nubila. E’ mancato questa notte a Roma, confortato dall’affetto della sua famiglia, l’ing. Felice Di Nubila, uno dei più illustri cittadini di Francavilla. Egli ha dato lustro alla nostra comunità con una serie di iniziative culturali volte a riscoprire le origini del nostro piccolo centro. Con passione filiale è stato l’animatore di un dibattito che, prendendo le mosse dalle origini del nostro paese, ne ha ripercorso le fasi della sua crescita. Fondamentale resta l’organizzazione della celebrazione del 550 anniversario della concessione degli Statuti di libertà ai monaci certosini che si accingevano a fondare l’originaria comunità. E’ seguita la pubblicazione degli atti del convegno a cura di storici e studiosi locali.

Giovanni Fortunato

L’ing. Felice Di Nubila già dirigente d’azienda del gruppo Eni, con diversi incarichi, fino ad Amministratore delegato di società, Capo settore del reparto petrolifero e Presidente di società collegate dal 1957 al 2000, ha firmato interessanti pubblicazioni e promosso iniziative per ricordare Enrico Mattei e Albino Pierro suoi amici personali. Di Albino Pierro ha curato l’organizzazione della sua memoria storica e della sua poesia.

Anche Tursi oggi si ritrova più povera.

Socio di Presepi nel Mondo, ha pubblicato “Il mondo dei presepi” ripercorrendo la storia del presepio, attraverso immagini religiose, storiche e devozionali della Natività. Aveva collezionato oltre cento presepi da tutto il mondo, era il suo legame con l’ infanzia, la famiglia e la profonda fede religiosa. Personalità ricchissima, ha impiegato i suoi multiformi interessi in favore della cultura locale pubblicando opere sulla Basilicata, tra cui ricordiamo “La Basilicata nel crocevia della storia” “Briganti e brigantesse” “Boschi lupi e luci” “Rileggendo Rocco Scotellaro” “Francavilla sul Sinni le origini feudali, la civiltà contadina“.

Ha donato all’Università di Basilicata l’intero archivio fotografico in lastre del padre affinché quell’universo – mondo in immagini possa ancora raccontare di vita di vicinato e relazioni per non perderne la memoria. L’artista Maria Rosaria Romaniello ha consacrato in una elegante ed opulenta pubblicazione “Lo sguardo ritrovato” le foto di una Francavilla che non c’è più.

Felice Di Nubila

Attento osservatore delle vicende politiche fin da giovanissimo, ricordo in particolare questa testimonianza privilegiata: nell’aprile del 1943, quando cominciarono a diffondersi confuse notizie sulla liberazione, anche a Francavilla un gruppo di giovani, fra cui Felice Di Nubila, cominciò ad interrogarsi sul da fare e sul contributo possibile in una piccola realtà come la nostra… erano i primi fermenti libertari che iniziavano a diffondersi. Animo sensibile e poetico, ci lascia anche una raccolta di liriche di sapore intimistico e pervase della sua umanità.

Possa il suo esempio di impegno profuso nella ricerca di collegamenti fra la macro storia e le micro storie locali, ispirare i giovani a raccogliere il testimone per continuare nella ricerca. Era un suo desiderio! La tua stella, caro Felice, continui a brillare illuminando il nostro incerto andare.

Se ne va con TE l’ultimo custode della “Francavillesità!

Che la terra ti sia lieve “tutto il miele è finito”.

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