Antonio Fortunato
Prima di riprendere il discorso sui Sindaci, riporto dagli appunti del compianto maestro Pangaro, la singolare seduta consiliare dell’Amministrazione Comm. G. N. Viceconte a riprova delle condizioni di arretratezza del paese.

Il consigliere Armando Viceconte, giovane avvocato con idee progressiste, propose di vietare alle famiglie di tenere in strada legate con la corda i maiali per ragioni igieniche e sanitarie. Il consigliere anziano, Lupiano Prospero, barbiere e paramedico (curava alcuni malati con le sanguisughe e le coppe), si oppose sostenendo che i maiali crescevano meglio nelle strade, al sole, anziché tenerli sempre chiusi nei “catiuj”, piccoli locali sotto l’abitazione o a fianco di essa.
La proposta dell’avv. Viceconte fu respinta, perché tutti in paese vivevano insieme agli animali che costituivano una fonte di reddito per il sostentamento della famiglia. Nel paese non c’erano le condizioni igienico sanitarie di un paese civile. Solamente nell’agosto del 1981 fu emanata un’ordinanza che metteva fine a questa bruttura che era il segno dell’arretratezza del nostro paese rispetto agli altri comuni limitrofi.
E veniamo ai Sindaci.
Nel 1952 si andò all’elezioni amministrative con due liste: la prima con l’effige di Garibaldi (PCI-PSI) e la seconda Scudo crociato e Sole Nascente (DC e Partito social democratico) i cui capilista erano rispettivamente Luigi Ciminelli, pensionato ex dipendente comunale, e Luigi Ferrara Medico Condotto in pensione. Entrambi due galantuomini. Dopo tanti anni di amministrazione della classe dominante del paese, i poveri vollero affrancarsi dall’autoritarismo e dall’inerzia della stessa, votando la lista n.ro 1 così come segue:
- Ciminelli Luigi voti 1087
- Lanza Oreste voti 1061
- Introcaso Luigi voti 1055
- Mele Pietro voti 1057
- Capuano Paolo voti 1052
- Maurella Francesco voti 1055
- Marziae Gaetano voti 1053
- Mango Carmine voti 1053
- Mangieri Saverio voti 1049
- Giordano Antonio voti 1063
- Piesco Giuseppe voti 1052
- Lo Prete Vincenzo voti 1050
- Gaudio Alfredo voti 1052
- Donadio Biase voti 1062
- Di Santo Salvatore voti 1063
- La Rocca Giuseppe voti 1059
- Ferrara Luigi voti 842 Minoranza
- Di Nubila Maria Lucia voti 821 Minoranza prima donna eletta in Consiglio Comunale
- Figundio Prospero voti 822 Minoranza
- Viceconte Alberto voti 821 Minoranza
Con deliberazione consiliare del 02.07.1952 nr. 76 fu eletto sindaco Ciminelli Luigi; con deliberazione nr. 77 stessa data fu eletta la Giunta Municipale: Introcaso Luigi, Lanza Oreste, Mangieri Saverio, Mango Carmine Filippo (assessori effettivi), Maurella Francesco di Antonio, e Mele Pietro (assessori supplenti).

La lista di sinistra si prese una grande rivincita sugli stessi notabili del paese che li mortificò nella precedente elezione. Si mise ben presto all’opera per dare risposta ai tanti braccianti e operai disoccupati. Tra i primi provvedimenti ricordiamo l’incarico a tecnici per la progettazione dell’edificio scolastico, l’avvio della costruzione della villa comunale su indicazione del geom. Cassotta di Melfi che aveva sposato una nostra concittadina.
Tante delibere richiedevano lavori pubblici per opere di civiltà nelle campagne e nel centro abitato. Ma il tradizionale boicottaggio verso le “giunte rosse” da parte degli organi statali centrali e periferici, bloccò l’attività amministrativa riducendola alla gestione ordinaria. Un colpo mortale all’amministrazione Ciminelli lo diede quella classe dominante che, sconfitta alle elezioni e ferita come un leone, tentò in tutti i modi di sfaldarla. Infatti, man mano alcuni consiglieri si dimisero o per ragione di opportunismo o perché ricattati e minacciati.
Altri amministratori subirono anche un processo perché sono caduti in una trappola tesa dai “volponi locali” a “polli in buona fede”, sempre per fatti inerenti all’esercizio delle loro funzioni.
Con deliberazione consiliare nr. 161 del 15.04.1954, a seguito delle dimissioni del Sindaco Ciminelli fu eletto Sindaco MAngieri Saverio a capo di una Giunta Minoritaria.
Il prefetto di Potenza, fissò per il 27 giugno dello stesso anno, prima della scadenza naturale del mandato, l’elezione per il nuovo Consiglio Comunale.
Tutto ciò mette in evidenza alcune cose:
- Senza una classe di giovani professionisti o giovani ben istruiti e formati non si va da nessuna parte;
- Se alcuni giovani professionisti avessero avuto a coerenza di Prospero Piesco richiamata in un precedente articolo e cioè quella di essere fedele alle proprie ideologie, le forze di sinistra anche a Francavilla avrebbero lasciato un segno positivo come in Emilia Romagna, Toscana e Umbria.
Errata corrige: catuoje .