Il ferro battuto di Pietro Lettieri – Arte e cultura: da Rapone a Londra e Dubai

Rapone. L’idea nasce da Marianna Pinto, una giovane manager di Rapone, da alcuni anni attiva con una grande azienda a Londra. Gira molto per l’Europa e non soltanto, dopo gli studi svolti a Bologna. E’ dunque intenzionata ad esportare il made in Italy, in particolare

Facciata – opere di Pietro Lettieri

“una antica arte ma allo stesso tempo nuova che in Italia sta scomparendo: sculture e quadri ed elementi di interior design in ferro battuto.”

Il fulcro della galleria e un artigiano/artista di Rapone, Pietro Lettieri in arte Pie.Le, che vanta una lunga esperienza nella lavorazione del ferro battuto e cha ha saputo mutuare in arte, grazie appunto alla sua passione per la riproduzione e reinterpretazione di soggetti di vita quotidiana. Alcune delle sue opere pubbliche sono il cancello del Mercato di Sant’ Ambrogio a Firenze e “I Sassi Di Matera”, altorilievo donato alla città.

opere di Pietro Lettieri

Marianna Pinto ha fondato la Pinto.Art,;

“si tratta – ci dice – di un progetto d’amore, nato dalla mia passione per l’arte e il design made in Italy, supportato dall’impegno di creare un ambiente straordinario in cui esporre opere d’arte.”

L’ambiente in cui esporre è uno spazio digitale, la Pinto artisan e-gallery, ossia uno spazio fisico di galleria itinerante (www.pintoartisan.com).

“Abbiamo appena inaugurato – conclude – la nostra prima galleria temporanea, in questi giorni scorsi a Bologna. La collezione <La vita è bella in Ferro battuto>, una raccolta di pezzi che contemplano ed esaltano la vita, come segnale di positività e ripresa dall’estenuante periodo di tristezza. Covid permettendo, la mostra verrà portata successivamente a Londra e Dubai, due dei tre poli su cui vorremmo iniziare a costruire il nostro network di export.

opere di Pietro Lettieri

Le opere di Lettieri possono dunque viaggiare oltre confini e rappresentare un ottimo biglietto da visita per quell’arte antica, scongiurando che cada nell’oblio, ma sarà anche una occasione per ampliare in ambiti prestigiosi l’arte e la tradizione lucana, non disgiunta dall’approfondimento di artisti emergenti.

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