Francavilla nel Risorgimento italiano

Il 17 marzo del 1861 si compiva la proclamazione del Regno d’Italia sotto la guida del Re Vittorio Emanuele II. Il Regno che era appena nato non corrispondeva ancora all’Italia che conosciamo. Solamente il 20 settembre 1870 tutta l’Italia fu unificata con la Breccia di Porta Pia e nel 1871 Roma divenne capitale del Regno. Trento e Trieste entrarono a far parte dell’Italia solo nel 1918, dopo la I^ guerra mondiale.

Dal 1911 il 17 marzo di ogni anno viene celebrata la Giornata dell’Unità d’Italia. La spedizione dei mille di Giuseppe Garibaldi e il movimento liberale italiano furono gli artefici dell’unificazione italiana.

Anche da Francavilla sul Sinni molti cittadini parteciparono e aderirono al movimento liberale e, siccome raccontiamo la nostra storia locale per sommi capi, pertanto, vogliamo ricordarli proprio nel 160° Anniversario dell’Unità d’Italia.

Nell’agosto del 1860 essi si unirono agli insorti del circondario, guidati dal giovane Capitano di Senise Aquilante Persiani. Ricordiamo: Ciminelli Pietro, Cupparo Giovanni che nel 1860 aderì al movimento insurrezionale e seguì Garibaldi sul Volturno. Successivamente partecipò alla lotta contro il brigantaggio e cadde il 20 marzo 1864 contro i briganti Egidione, Percuopo e Canosa, Di Giacomo Filippo, Donadio Luigi, Fanelli Giovanni che venne incorporato in seguito nel Battaglione dei Cacciatori Lucani, Golisciani Pasquale, Papaleo Vincenzo, Malianti Antonio e altri.

Il brigante Antonio Franco e Serafina Ciminelli con parte della banda

Inoltre, aderirono al Movimento Liberale Lucano ricoprendo vari ruoli i seguenti cittadini: Ferrara Nicola, Ferrara Prospero, Grimaldi Nicola (medico condotto che nel 1860 fece parte della Giunta insurrezionale e, come capitano della Guardia nazionale, partecipò alla repressione dei moti legittimisti scoppiati in Carbone nell’ottobre 1860 e troncò l’attività filo borbonica dell’arciprete del paese Gaetano Messuti, il quale, con Giuseppe Amalfi, si proponeva di fare insorgere la popolazione di Francavilla contro il nuovo ordine politico. Successivamente partecipò alla lotta contro il brigantaggio. Catturato dalla banda dei briganti di Antonio Franco, venne ucciso il 4 giugno 1862); Mango Biagio e Messuti Giovanni. Parteciparono alla guerra d’indipendenza:

Abitante Giuseppe di Vincenzo

-Bernardo Vincenzo di Felice

-Calcagno Prospero di Felice

-Calderaro Mario di Pasquale

-Ciano Giovanni di Vincenzo

-Ciminelli Luigi di vincenzo

-Crispino Vincenzo

-D’Angelo Filippo di Vincenzo

-D’Urso Nicola di Luigi

-Esposito Pasquale

-Fanelli Francesco

-Ferrara Vincenzo di Gaetano

-Fittipaldi Paolo di Salvatore

-Giangreco Biagio di Giuseppe

-Guglielmelli Gaetano di Serafino

-Lo Bosco Raffaele di Felice

-Lupiano Luigi di Leonardo

-Mainieri Antonio di Domenico

-Mele Giuseppe di Pietro

-Moliterno Domenico di Giovanni

-Pancaro Vincenzo di Gaetano

-Pitrelli Giuseppe di Nicola

-Romano Vincenzo di Giuseppe

-Salerno Giovanni di Giuseppe

-Sannuccia Nicola di Felice

-Sannucci Luigi di Giuseppe

-Sarubbi Vincenzo

-Vitale Nicola di Felice

Le notizie riportate sopra sono state attinte dal Dizionario Dialettale di Francavilla sul Sinni a cura del compianto avvocato Luigino Viceconte. Per approfondimenti possiamo consultare: “Storia della Basilicata – raccontata ai giovani da Tommaso Pedio” e “Storia dei popoli della Lucania e della Basilicata” di Giacomo Racioppi. Dobbiamo registrare che nella toponomastica del paese in occasione dei grandi festeggiamenti del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia non è stato menzionato tale evento storico e neanche dopo.

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