Il cammino sinodale dell’AC di Francavilla in vista del nuovo anno associativo

Amiche e Amici carissimi,

si chiude il nostro secondo anno associativo e si iniziano ad avvertire i primi fermenti del nuovo anno che sarà ricco di novità per la nostra Comunità parrocchiale.

Mattia Arleo

Inutile ribadire che i primi due anni di vita della nostra Azione Cattolica parrocchiale sono stati caratterizzati dalla esperienza della pandemia e dal dolore di tanti nostri fratelli e di tante nostre sorelle che hanno dovuto (e che continuano a) combattere contro la malattia.

È stato, però, un tempo di grazia. Tutto, infatti, è grazia per chi vive la fede come certezza che la misericordia, la consolazione, l’aiuto del Signore non verranno mai meno, neppure nei momenti di tempesta.

In questo tempo di dolore e di grazia abbiamo avuto la possibilità di ripensare in profondità la nostra vita associativa.

Il frutto più bello è stato, sicuramente, il percorso sinodale che abbiamo vissuto per capire, insieme, dove vogliamo che vada la nostra associazione, cosa vogliamo che essa rappresenti nella nostra Comunità, quante forze abbiamo per proseguire in questo meraviglioso cammino di crescita spirituale e comunitaria.

Alla luce del cammino sinodale, vogliamo fare nostro, con convinzione, consapevolezza e responsabilità il passaggio contenuto nel Progetto formativo “Perché sia formato Cristo in voi”, ossia vogliamo diventare “esperti di ascolto della vita di ogni uomo e donna, un ascolto autenticamente capace di riconoscere che in ciascuna delle persone che incontriamo, siano esse in ricerca, nel dubbio, in situazioni disordinate e problematiche, lì è presente il Signore”.

Il percorso sinodale che ci ha visti impegnati, a partire da marzo e fino a qualche giorno fa, ha anticipato il cammino sinodale avviato, per volere di Papa Francesco, a livello ecclesiale, universale e locale.

Del resto, il Santo Padre ha avuto modo di precisare che la nostra Associazione “costituisce una palestra di sinodalità” e che “questa nostra attitudine è stata e potrà continuare ad essere un’importante risorsa per la Chiesa italiana, che si sta interrogando su come maturare questo stile in tutti i suoi livelli” (Discorso del Santo Padre Francesco ai membri del consiglio nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, 30 aprile 2021).

Chiesa Madre Francavilla

La relazione sul percorso sinodale “Che bello questo tempo e che bella compagnia” rimarrà un punto fermo per il nostro futuro associativo. Tuttavia, per operare una ulteriore sintesi anche a seguito delle osservazioni che sono state avanzate nei gruppi di lavoro che si sono tenuti nello scorso mese di giugno, ho voluto individuare tre parole-chiave che dovranno guidarci:

  • Sinodalità. Il cammino sinodale che si conclude ci ha offerto un metodo che dobbiamo fare nostro e che dovremo seguire nel futuro. Si tratta del metodo della sinodalità. Tale metodo presuppone un fecondo discernimento comunitario e ha come effetto quello di renderci discepoli-missionari. Questa è l’impronta, il marchio, il sigillo che vogliamo dare alla nostra Associazione parrocchiale. Essa deve essere palestra di sinodalità, centro in cui si coltivano sane relazioni, trampolino di lancio di profeti per il nostro tempo.
  • Unitarietà. Dobbiamo riscoprire il valore dello “stare insieme” che è quello della Comunione. Il compito più grande che abbiamo è proprio quello di rieducarci al senso di appartenenza ad una Comunità. Il tempo che viviamo e che sta vivendo la nostra Comunità è caratterizzato da un individualismo profondo che sta lacerando il nostro tessuto sociale. Noi possiamo diventare segno di speranza. Lo diventeremo nella misura in cui sapremo riscoprire il valore della Comunione.
  • Formazione. Si tratta di un tema centrale. L’AC o è formazione o non è AC. Il nostro punto di riferimento rimane il Vangelo. La nostra festa più grande rimane la Santa Messa. La nostra arma più potente rimane la Preghiera. A tutte le nostre attività e a tutte le nostre proposte dobbiamo dare il sapore del Vangelo. La nostra missione non può essere puramente ricreativa o di svago. Certo, il Signore ama la Gioia e la festa, ma queste devono essere innestate pur sempre in Lui. Tutto ciò che facciamo deve avere un preciso contenuto, che è quello del Vangelo. Dobbiamo proporre a tutti la buona novella. È questo che ci contraddistingue. La formazione, dunque, diventa il momento centrale ed imprescindibile di tutto il nostro percorso associativo, per non creare una scatola vuota e, quindi, inutile.

Alla luce di tutto ciò, abbiamo individuato alcuni punti su cui dovremo lavorare, nei prossimi mesi, per elaborare proposte concrete:

  • dovremo individuare le modalità e i tempi per accompagnare e sostenere un graduale ma decisivo riavvio delle attività associative in presenza;
  • dovremo valorizzare l’esperienza del Consiglio parrocchiale. Questo deve essere sempre più una preziosa occasione di studio e di ricerca, alimentato dalla preghiera comunitaria e dalla adorazione eucaristica. Questa valorizzazione si configura anche come un contributo al percorso sinodale che avrà inizio a livello ecclesiale nel prossimo mese di ottobre con l’avvio della fase diocesana;
  • dovremo individuare modalità nuove per puntare sui giovani e sull’ACR;
  • proprio perché la formazione è elemento centrale ed imprescindibile della nostra vita associativa, dovremo aprire i momenti di formazione anche a coloro che non aderiscono all’AC;
  • dovremo individuare le modalità per avviare una collaborazione con gli altri movimenti ecclesiali e con altre realtà associative, anche laiche, presenti nella nostra Comunità, nell’ottica della Unitarietà;
  • dovremo valorizzare oltre ai momenti di preghiera e formazione, anche quelli di azione, con un servizio più presente, affiancando, magari, la Caritas parrocchiale;
  • è necessario un impegno più incisivo sul fronte della cultura e del senso di appartenenza alla Comunità.

Il percorso sinodale che abbiamo vissuto ci ha consentito anche di operare una verifica sulla nostra adesione responsabile all’Azione Cattolica.

Il messaggio che dobbiamo fare nostro, a tal proposito, è quello dell’ “esserci”. L’incontro settimanale, che avrà certamente una forma e una struttura diverse dal passato, deve diventare il cuore delle nostre attività e della nostra proposta associativa. È lo stare insieme, e lo stare insieme in un certo modo, che fanno di noi l’Azione Cattolica.

Anche chi di noi è chiamato a ricoprire ruoli di responsabilità più alta all’interno della nostra associazione parrocchiale ha avuto la possibilità di condurre una verifica.

Tutti i Responsabili hanno confermato la loro volontà di continuare a servire l’AC e la Parrocchia. Ringrazio, pertanto, le Responsabili del settore adulti Luigina Ferrara e Pierina Lo Bosco e le Responsabili del settore giovani Noemi e Marilena Alvarez. Su di loro conto per una presenza ancora più incisiva nel futuro della nostra AC.

don Francesco LACANNA

Un caloroso ringraziamento va anche alla cara Egidia Giovanna Martino che, in questo anno, si è occupata del settore di ACR e che ora è chiamata a rispondere alla sua vocazione in modo diverso.

Un ringraziamento va a Maria Grazia Latronico che, da un anno, ha assunto la carica di Segretaria ed Economa.

Vi sono grato per la vostra dedizione che, seppure in forme e con modalità diverse, è ormai indispensabile per la vita della nostra Azione Cattolica parrocchiale.

Anch’io, come Presidente, ho trovato forza nella vostra volontà di “esserci” e di continuare a servire questa bella realtà associativa.

Inoltre, nel prossimo mese di agosto, il Consiglio parrocchiale vaglierà la nomina di Vanessa Anzalupo e di Maria Grazia Latronico quali nuovi Responsabili del settore ACR.

Mi sia consentito, a questo punto, un ringraziamento al nostro Assistente parrocchiale uscente, al nostro Parroco don Franco Lacanna che ha visto nascere la nostra associazione parrocchiale e l’ha accompagnata con la preghiera e con i suoi consigli. Preghiamo per lui e per la sua nuova missione.

Azione Cattolica Francavilla in Sinni

Diamo sin da ora, inoltre, il nostro benvenuto al nuovo Parroco ed Assistente parrocchiale don Nicola Caino che il nostro Vescovo ha voluto nominare anche Assistente diocesano del settore giovani di AC. Con lui avremo la possibilità di riprendere il cammino in modo diverso da come abbiamo fatto fino ad ora, con un rinnovato entusiasmo e forti delle risultanze dell’esperienza sinodale che abbiamo vissuto.

Le nostre attività, come di consueto, rimarranno sospese fino a settembre.

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