Comunicato Stampa

Lido di Venezia. La sala liberty dell’Hotel Ausania Hungaria ha ospitato, durante la 78^ Mostra del Cinema di Venezia, la prima nazionale del cortometraggio “Il tesoro di Monticchio” scritto, diretto e montato dal regista astigiano Giuseppe Varlotta, le cui origini lucane sono nel Vulture.
L’iniziativa culturale è stata resa possibile grazie al contributo del Parco regionale naturale del Vulture e della Regione Basilicata. La proiezione è stata accolta favorevolmente nel prestigioso 5 Stelle di proprietà del filantropo Teodoro Russo, con il suggerimento del produttore parigino Francesco Di Silvio (di origine lucana).
Hanno espresso entusiastici consensi il regista Rosario Errico, i critici Ettore Calvello, Catello Masullo e Rossella Pozza, Daniele Bracuto e Leo Ginepri, e il distributore australiano Antonio Zeccola (anch’egli di origine lucana). Il Film è stato girato durante il MonticchioCineLaghi dello scorso luglio al cui Filmfest Varlotta era invitato con due film e per il premio BasilicataCinema Awards. L’iniziativa culturale, su 4 giornate svoltasi nelle Millenarie Mura di Sant’Ippolito, rientra nel progetto di valorizzazione del territorio a cura del Parco regionale naturale del Vulture e del Dipartimento regionale Ambiente ed Energia.

Il CineClub Vittorio “De Sica” – Cinit di Rionero in Vulture, da oltre trent’anni presente alla Mostra di Venezia, d’intesa con la Proloco Monticchio presieduta da Anna Innocenti, hanno bruciato i tempi per far sì che il film di Varlotta fosse pronto per la visione in una vetrina così importante. Ed è stato il direttore artistico del filmfest di Monticchio Armando Lostaglio (presidente del De Sica) a proporre al regista presenta a Monticchio, di far tesoro della esperienza lucana, interpretando il territorio mediante il proprio estro artistico.
Il “Tesoro di Monticchio”, dedicato all’attrice e scrittrice irpina Rosanna Gammone ( appena scomparsa), narra l’esperienza di Nicolò, partito da Asti con il padre regista, alla scoperta di un luogo a lui sconosciuto: i Laghi vulcanici di Monticchio e il territorio del Vulture, in Basilicata. Durante la permanenza a Monticchio, incontra la sua coetanea Chiara, la quale gli svela che in quel luogo vi sono nascosti alcuni tesori. Nicolò ha la passione del metal detector e nel corso delle giornate del “Cine Laghi” – in cui il padre verrà premiato – perlustra il territorio per conoscerlo meglio e scoprire se Chiara gli ha svelato un “reale” segreto.

Per il critico Lostaglio, il film utilizza la visione fresca e genuina degli adolescenti per offrire uno sguardo innovativo sulla località lacustre, da sempre alle prese con ipotesi di progresso, ma avviluppata in logiche retrive cui i ragazzi non danno alcun peso. Il tesoro vero è dunque la ricchezza interiore in simbiosi con la natura.