MedinLucania dice: “NO Autonomia Differenziata”

“Il disegno di legge del governo sull’Autonomia Differenziata è uno dei provvedimenti più controversi e iniqui degli ultimi anni. Se verrà portato avanti saranno messi in discussione alcuni valori fondanti della Costituzione Italiana, la tenuta dell’unità nazionale e la tutela dei cittadini e delle regioni più deboli del Sud e dell’Italia. Per queste ragioni, anche l’Associazione Socio-Culturale Medinlucania parteciperà alla manifestazione del 23 giugno prossimo a Matera promossa dal Coordinamento lucano ‘No Autonomia differenziata’”.

Lo afferma in una nota l’Associazione Civica lucana.

La mobilitazione dei cittadini – scrive – è necessaria perché le ricadute negative che ci sarebbero in Basilicata e nel Mezzogiorno sul piano sociale ed economico e rispetto all’applicazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni e dei servizi pubblici, i cosiddetti LEP, provocherebbero gravi conseguenze.

Siccome – sottolinea – non vogliamo pensare che ci sia la volontà di penalizzare e colpire i cittadini del Sud e di creare un’Italia di serie A e una di serie B ci auguriamo che il disegno di legge venga ritirato.

In particolare, sarebbe assurdo pensare che servizi fondamentali come la sanità, l’istruzione scolastica e i trasporti siano differenti da regione e regione e che si possa arrivare ad una scuola organizzata su base territoriale con stipendi differenziati e concorsi locali.

Tutti i cittadini italiani – continua Medinlucania – devono avere pari diritti e pari servizi, anche nelle regioni più svantaggiate, attraverso un meccanismo di perequazione che impedisca disparità nell’accesso e nella fruibilità dei fabbisogni standard.

Quindi, va ostacolata qualunque ipotesi di trattenere gettito fiscale nelle regioni più ricche a danno di quelle più disagiate economicamente, specialmente se si considera che il Meridione d’Italia riceve sempre di meno rispetto a quello che gli spetta in proporzione alla popolazione residente.

Inoltre, va tenuto anche presente che l’autonomia differenziata metterebbe a rischio la tenuta dei conti pubblici e aumenterebbe i livelli decisionali e la burocrazia per la gestione dei fondi del PNRR.

Infine – conclude l’Associazione Medinlucania – va detto che la fretta e la determinazione nel voler mettere al centro delle necessità il varo della legge sull’Autonomia Differenziata potrebbe essere un ulteriore colpo alla coesione nazionale e alla forza e credibilità dell’Italia che mai come in questo momento storico e con la guerra in Ucraina avrebbe bisogno di presentarsi unita e compatta in Europa e nello scacchiere della geopolitica mondiale”.

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