Ferrandina luogo di memoria Matrice e radici il viaggio esperienziale

Proseguono anche a Ferrandina i corsi di formazione per Operatori di Marketing culturale e di turismo integrato, promosso da C.Consulting S.a.s. e finanziato da Forma.Temp, su progetto di Fernanda Ruggiero che è docente e consulente di Nuovi Turismi.

Sindaco Lisanti Ferrandina con Armando Lostaglio

Diverse le discipline per formare operatori in grado di conoscere meglio territorio e comunità e saperlo quindi raccontare. Anche Cineturismo e territorio diventano un tassello di un discorso che si va ad innestare quale moderna disciplina. Il Cineturismo – condotto dal critico Armando Lostaglio – si dimostra materia innovativa e per questo ricrea interessi e passioni con un adeguato coinvolgimento. Il corto Elegia d’Autunno (su Tg7Basilciata) racconta, ad esempio, in chiave poetica il Vulture. E dunque il concetto di Paideia (dal greco antico) manifesta l’ideale di un rinnovato concetto di evoluzione a partire dai luoghi: non solo educazione e formazione quanto etica di appartenenza, esaltandone bellezza e senso civico, partecipazione attiva e didattica esistenziale.

gruppo corso OMCTI Ferrandina

E su questa scia, il gruppo di corsiste OMCTI ha elaborato a Ferrandina (che ha dato i natali allo storico padre Carlo Palestina), il proprio concetto di divulgazione del territorio con elaborati che rendono bene l’idea di appartenenza, cui anche il sindaco della cittadina Carmine Lisanti – intervenuto al corso accompagnato dall’assessore Maria Teresa Di Stefano – aderisce con elementi concreti. Elaborato di: Teresa Scalese, Cinzia Patrone, Rosa Pepe, Sandra Pavese, Annamaria Triunfo, Camilla Patrone, Maria Leonarda Parziale e Mary Loponte.

Gruppo Ferrandina gruppo corso OMCTI

Ferrandina sorge sulla collina ad una trentina di chilometri da Matera; conta circa 8000 abitanti. Il silenzio dei cieli ampi e azzurri, il vento che accarezza gli innumerevoli alberi di ulivo: sono della specie majatica da cui si ricava l’olio extravergine; non solo: attraverso un particolare processo di forno, si ottiene l’oliva infornata tipica specialità di Ferrandina. E fra gli ulivi secolari spicca il millenario patriarca. L’urbanistica della cittadina è pregevole: il suo fulcro si concentra nella piazza dove, maestosa, si erge la Chiesa di Santa Maria della Croce, di fine XV secolo, che conserva la reliquia della Croce di Gesú, esposta ai fedeli il Venerdì Santo. Adiacente alla Piazza si conservano le testimonianze di un antico quartiere ebraico, risalente al periodo aragonese, XV secolo: oggi è via Cesare Beccaria, detta “strada dell’orologio” che conduce alle antiche mura del borgo: gli Ebrei Lucani hanno vissuto fino al XVI secolo convertendosi poi al cristianesimo. Notevoli sono le ricchezze storiche: chiese e palazzi nobiliari taluni avvolti di intrighi e misteri, come il passaggio segreto sotterraneo tra le Clarisse e monaci domenicani. Attraverso gradinata Marconi, si raggiunge la torre di avvistamento del monastero di Santa Chiara da dove si può ammirare l’intero paesaggio della collina materana; e, nel contempo, i maestosi monumenti e le emergenze storiche come le rovine del Castello di Uggiano che testimoniano bellezza e ricchezza di quella che un tempo fu Ferrandina.

Strada Ebraica Ferrandina

Si racconta che tra il IX e X secolo la forza del popolo di Uggiano, antica fortezza ormai persa, sia derivata dalla potenza della Croce che il sacerdote mostrò ai Saraceni che tentavano conquistare la città. Ma i cavalli, abbagliati dalla forza della Croce, caddero facendo indietreggiare i saraceni e consentendo al popolo uggianese di riprendere le forze per difendere il borgo. Dal punto di vista naturalistico, la presenza di molteplici fontane alimentate da ricche acque sorgive rendono il paesaggio rigoglioso tutto l’anno. La lavorazione dell’argilla dei vicini calanchi impastata con le acque sorgive del territorio hanno creato le Antiche Fornaci per la realizzazione di mattoni e tegole fatti a mano dagli artigiani locali. Sebbene sia rilevante l’utilizzo di risorse agricole e naturali, la sua economia si basa prevalentemente sull’industria, con le numerose aziende nella sottostante Val Basento, attive con fasi alterne da diversi decenni.

Elaborato di: Maria Lorito, Margherita Madio, Simona Canitano, Maddalena Noviello.

Municipio Ferrandina

Matrice e radici il viaggio esperienziale a Ferrandina. Il primo colpo d’occhio è dato dalla maestosità della cupola di San Domenico del ‘700 in maioliche verdi. Percorrendo le vie che portano all’ingresso della cittadina è possibile essere avvolto dalle nuance de cultivar verdi e il caldo abbraccio degli ulivi dove si percepisce un primo sussulto che ci porta nel cuore del paese Piazza Plebiscito. La chiesa matrice custodisce il tesoro di Ferrandina, il quartiere ebraico il passato fra storia cultura e arte dà eco ai vicoli paralleli dove ognuno ha vissuto e vive storie diverse.

A.L. Comunicazione “De Sica” Cinit

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